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La nuova scuola di Sant’Antonio sarà pronta a fine maggio

Procedono come previsto i lavori a Montichiari per la costruzione del nuovo edificio che servirà tre frazioni
Procedono spediti i lavori del nuovo edificio a Montichiari - © www.giornaledibrescia.it
Procedono spediti i lavori del nuovo edificio a Montichiari - © www.giornaledibrescia.it
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Giusto un anno fa a Montichiari veniva presentato, con un’assemblea pubblica, il progetto di ampliamento della scuola di Sant’Antonio. Oggi si fa il punto: «Tutto procede come previsto - confermano i tecnici della Tecno Progetti di Calvisano che con la guida dell’ingegner Mirko Bressanelli stanno realizzando l’opera -. Confermiamo che la chiusura del cantiere è prevista per fine maggio, ma ci riserviamo di quantificare un eventuale leggero ritardo qualora dovessimo ricorrere a piccole varianti obbligate dalla ristrutturazione del vecchio edificio».

Il prossimo anno scolastico gli alunni delle frazioni di Sant’Antonio, Ro e Santa Giustina che attualmente frequentano le aule del centro giovanile di Corso Martiri - una sezione completa della primaria, dalla prima classe alla quinta -, traslocheranno in un edificio avveniristico, ideato con criteri antisismici e rispettosi dell’ambiente. Sulla vecchia struttura si è infatti innestato il nuovo corpo del fabbricato. Sono state realizzate cinque aule, la palestra, la mensa, gli spazi comuni e si provvederà alla sistemazione delle aree esterne».

Il costo complessivo dell’intervento è di poco più di 3 milioni di euro, metà dei quali ottenuti a fondo perduto della Banca europea degli investimenti. Il plesso interessa un centinaio di alunni. «In questi giorni stiamo concludendo il lavoro per la palestra: realizzata la struttura portante, manca solo il tetto. Complessivamente l’intervento è un esempio di architettura ipogea, con il tetto verde che sovrasta parte del fabbricato - spiegano i progettisti -.

La progettazione si è concentrata sugli spazi, sui percorsi e sulla fruibilità degli ambienti sia per l’utilizzatore alunno che per il personale docente e non docente. L’utilizzo del tetto verde come involucro predominante sulle nuove aule didattiche vanta ottime performance termo-acustiche, un gradevole effetto estetico e un notevole punto di forza sotto l’aspetto bio-climatico. L’ampia zona verde confinante con la campagna offre inoltre l’opportunità di creare un piccolo orto didattico con relativa serra adiacente».

«Di questo investimento beneficerà l’intera popolazione - precisa l’assessore ai Lavori pubblici Beatrice Morandi -. La palestra e un’aula per incontri saranno accessibili anche nelle ore serali e potranno essere utilizzate da società sportive e non solo».

 

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