Bassa

La disperata richiesta d'aiuto dei residenti di Pontevico: «Bar con musica troppo alta, ora basta»

L'ennesima raccolta firme per una questione che si trascina da parecchio tempo, ma che ogni anno sembra peggiorare sempre di più
I residenti in centro storico, soprattutto nel weekend, faticano a dormire - © www.giornaledibrescia.it
I residenti in centro storico, soprattutto nel weekend, faticano a dormire - © www.giornaledibrescia.it
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C’è chi ha deciso da tempo di farsi aiutare da uno psicologo e chi invece, non potendone più della movida pontevichese, ha preferito ricorrere a soluzioni più drastiche mettendo in vendita la propria casa. Una situazione, per chi vive nel centro storico del paese bassaiolo a confine con Robecco, che è a dir poco tesa e preoccupante. Un’annosa questione che si trascina da parecchio tempo, ma che ogni anno sembra peggiorare sempre più.

Così tra decine di esposti e denunce al protocollo del Comune arriva l’ennesima raccolta firme intitolata: «Richiesta di intervento urgente a tutela della salute e della quiete pubblica». Ormai una supplica rivolta, tra gli altri destinatari, anche al sindaco di Pontevico Alessandra Azzini e alle forze dell’ordine del territorio. Sono, infatti, esasperati i pontevichesi che vivono nel centro storico del paese.

«Insopportabile»

«Siamo costretti a subire musiche ad altissimo volume provenienti da alcuni bar situati nella piazza, in via XX Settembre e in via Ponticella - si legge nel documento protocollato in Comune -. Alcuni locali hanno piazzato gli altoparlanti fuori all’esterno e questi amplificano il suono rendendolo assordante, musica che dura anche fino alle tre di notte».

Questa è l’ennesima disperata richiesta d’aiuto che i residenti sperano non vada a vuoto: «Siamo arrivati a un punto limite - questo il commento di alcuni dei firmatari della sottoscrizione -. Noi residenti viviamo da diversi anni una situazione di estremo disagio, particolarmente il fine settimana. La musica inizia alle 18 e termina a orari improponibili, spesso anche alle 2 o le 3 di notte e il suono è altissimo. Capiamo che i bar debbano lavorare, ma noi abbiamo bisogno di dormire la notte, serve trovare un equilibrio e al più presto: l’imprenditore ha il diritto di guadagnare, ma noi abbiamo il diritto di riposare e vivere in mondo degno il fine settimana». Anche chi non abita in piazza, ma nelle vie secondarie, la notte la passa in bianco perché il rumore è «molesto all’ennesima potenza».

Problema annoso

«È da più di una decina d’anni che c’è questa situazione, il problema è che prima c’era un solo bar - racconta un residente di via XX Settembre - e invece oggi la situazione è degenerata perché i locali sono spuntati come funghi. Ci saranno almeno cinque o sei bar che creano questa situazione». Si dicono stremati i 40 firmatari del documento inviato anche a Carabinieri e Polizia locale nel quale chiedono rispetto adottando «tutti i provvedimenti necessari al fine di garantire il riposo e la quiete delle persone». Una situazione già nota sia all’Amministrazione comunale sia alle forze dell’ordine e per la quale il sindaco Alessandra Azzini ha deciso di indire una riunione con tutti i titolari degli esercizi pubblici.

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