In tandem fino a Waterloo, l'impresa in bici oltre le barriere

Adrenalina, sincronia e intesa per andare oltre le barriere animano Bruno Pinelli, ciclista amatoriale di Verolanuova, e il suo amico Lorenzo Genovese, calabrese e non vedente fin da bambino. L’ultima impresa messa a punto dalla coppia di ciclisti in tandem è stata la pedalata sulle tracce di Napoleone partita da Cairo Montenotte, in Liguria, dove ci fu la prima campagna italiana del Bonaparte, con destinazione Waterloo (Belgio), dove il 18 giugno del 1815 ebbe fine l’avventura militare dell’Imperatore.
Bruno, 67 anni, e Lorenzo, 51 anni, sono legati da una grande amicizia nata qualche anno fa durante una pedalata a San Giovanni Rotondo. Da allora i due non hanno perso tempo per andare in tandem in coppia e dal 2013 partecipano ad alcune delle iniziative per cicloamatori organizzate dall’associazione «Pedalando nelle Storia- Maurice Garin» di Roma. A parlarci di Pinelli è Lorenzo, il suo compagno di sella: «Bruno è un grande amico, andare in bici con lui è bello, perché ci sono ritmo e intesa quando pedaliamo e quando ci fermiamo tra un tappa e l’altra. Essere in tandem con Bruno è davvero importante, perché è lui che mi guida verso la meta, ed è grazie a lui se io, che sono non vedente, riesco a emozionarmi e a vedere con i suoi occhi e parole i luoghi dove andiamo».
Le gite passate
I due hanno davvero pedalato tanto, perché dopo la Roma-Parigi del 2013, in ricordo della pedalata del 1903 fatta dai gruppi Audax italiani per la centesima edizione del Tour de France, il verolese e il calabrese hanno partecipato alla pedalata per i 100 anni di Gino Bartali (2014), alle due ciclopedalate sulle Strade della Grande Guerra (2015 e 2018), poi al giro da Roma a Olimpia per l’accensione della fiaccola delle Olimpiadi di Rio nel 2016, e ancora sui passi di Martin Lutero, attraverso quattro Paesi, per i 500 anni della Riforma. Non sono mancate le tappe da Anzio a Omaha Beach (2019) per i 75 anni dello sbarco in Normandia e, nel 2020, la ciclopedalata da Roma a Berlino per i 250 anni dalla nascita di Beethoven.

Pinelli è conosciuto a Verolanuova non solo per la sua passione per la bici, ma anche perché è tra i fondatori dell’Avis Pedale Verolese, associazione di cicloamatori nata una trentina di anni fa a Verolanuova, ed è un volontario avisino sempre presente e pronto ad aiutare il prossimo. «Esco tre volte a settimana - racconta - con una media tra i 180 e 200 km a uscita, circa 25mila chilometri all’anno, ma non è importante questo. Conta pedalare per arrivare alla meta e non importa se quando torno a casa sono stanco, perché da solo o con l’amico Lorenzo, mi sento bene e sono contento di quello che abbiamo condiviso insieme».
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