Bassa

Il sindaco di Manerbio si dimette

Colpo di scena nella notte al termine di un consiglio comunale infuocato. Cesare Meletti si dimette.
Il servizio di Teletutto
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Il sindaco Cesare Meletti si è dimesso. L’epilogo è avvenuto nella tarda notte di mercoledì, al termine di un consiglio comunale infuocato. Motivo dell’inaspettata decisione il progetto di una nuova Casa di riposo avanzato dalla società francese Segesta, che ha avuto via libera solo grazie al voto del sindaco, vista la contrarietà di alcuni consiglieri di maggioranza.

Tutto nasce dall’approvazione di una variante al Piano dei servizi, oggetto di discussione nel corso della serata, che prevedeva il passaggio di un’area retrostante la stazione ferroviaria, sul suolo di quello che una volta era il consorzio agrario, da ludica a zona per attrezzature socio-assistenziali. La mozione di indirizzo, che approvava la soluzione prospettata dal colosso sanitario francese Segesta Korian, aveva ottenuto l’approvazione dell’aula consiliare solamente grazie al voto positivo del primo cittadino.

«Alla luce della contrarietà espressa da diversi consiglieri di maggioranza e alle assenze ingiustificate di altri esponenti della coalizione, ritengo che non ci siano più le condizioni per governare il paese» ha affermato il sindaco. E a quel punto ecco le dimissioni.

Il progetto di realizzare una struttura socio-assistenziale per anziani da 140 posti letto, un centro diurno con alloggi protetti e un grande complesso di servizi geriatrici è stato avanzato dalla multinazionale francese Korian/Segesta e da Salanti Pietro srl. Un’operazione che però si è scontrata con l’altra possibilità, quella di inserirla nel progetto di riconversione dell’ex Lanificio Marzotto. E che nella notte di mercoledì ha portato a divisioni nella maggioranza politica di palazzo Luzzago, con il clamoroso colpo di scena.

 

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