Bassa

Il Pcb della discarica Vallosa alla Macogna di Berlingo: il no unisce il Consiglio

Il Comune ribadisce il suo dissenso alla proposta ventilata a margine del recente tavolo tecnico regionale sul caso Caffaro
La cava Macogna a Berlingo - Foto © www.giornaledibrescia.it
La cava Macogna a Berlingo - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Rifiuti dalla discarica Vallosa di Passirano alla Macogna? L’opzione ventilata a margine del recente tavolo tecnico al Pirellino sulla vicenda Caffaro ha fatto sobbalzare sulla sedia amministratori e residenti di Berlingo, il paese più vicino in linea d’aria alla struttura, posta in frazione Pedrocca, estremità meridionale del territorio di Cazzago San Martino.

L’opzione non è completamente nuova, dato che già un anno fa i gestori di parte della Macogna avevano proposto di svuotare tutta la Vallosa (dove si trovano anche le peci al Pcb fuoriuscite dalla Caffaro di via Milano a Brescia), recuperare la ghiaia e trasferire il resto nel sito della Bassa Occidentale. Quel progetto fu cassato sia per le criticità ambientali che per i lavori di copertura (capping) già in corso alla Vallosa, con il conseguente rischio di danni erariali nel bloccare l’intervento in corso d’opera. Il ritorno, seppur non ufficiale, di quello scenario ha provocato una levata di scudi collettiva a Berlingo.

Le reazioni

In prima fila il sindaco Fausto Conforti: «Ricordo che sono diverse le iniziative che ho intrapreso per scongiurare nuove discariche, non solo per l’impegno assunto con il nostro programma elettorale, ma adottando una deliberazione in Consiglio comunale, nella seduta del 16 maggio 2022, dove abbiamo espresso all’unanimità l’assoluto, fermo ed incondizionato dissenso all’ipotesi di insediamento di nuove discariche e all’ampliamento di quelle esistenti a Berlingo e territori limitrofi. Pertanto ho rappresentato tale dissenso, in ogni competente sede politica, tecnica ed istituzionale sin dall’inizio del mio mandato».

Linea analoga anche dal gruppo d’opposizione «Vivere Berlingo», che ha ribadito «quanto già detto - spiega Dante Paolo Bonfiglio - in Consiglio ormai un anno fa: vanno attivate tutte le forme di contrasto utili allo scopo» di evitare altri rifiuti.

La prima mossa del Comune è stata quella di riattivare la «collaborazione - aggiunge il primo cittadino Conforti - dei sindaci dei territori interessati alla Macogna e delle associazioni ambientali. Tuttavia – aggiunge Conforti – la notizia dello spostamento dei rifiuti non mi ha turbato perché infondata: che me ne sono sincerato contattando il sindaco di Passirano», Francesco Pasini Inverardi. Per ora, quindi, l’opzione pare non essere davvero sul tavolo. L’attenzione, comunque, resta alta in tutta Berlingo, memore della battaglia ambientalista del 2015, quando in oltre 5mila sfilarono per chiedere un altro modo di gestire i rifiuti, salvaguardando il territorio. 

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