Bassa

Dalla paura al coraggio: così Moira Cucchi ha detto «basta» alla violenza del marito

In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne, ha portato la sua testimonianza a Castel Mella
Moira Cucchi durante la serata a Castel Mella © www.giornaledibrescia.it
Moira Cucchi durante la serata a Castel Mella © www.giornaledibrescia.it
AA

Una testimonianza toccante, il racconto di come la paura possa diventare coraggio, della speranza e della forza di una donna che ha deciso di denunciare i maltrattamenti del marito e che ora fa sentire con determinazione la propria voce per aiutare le altre.

Sabato sera, in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne, il Comune di Castel Mella ha invitato Moira Cucchi, una donna vittima di violenza, e il figlio Sean, che hanno emozionato tutti nel teatro dell’oratorio. Insieme a loro c’erano anche la psicologa Rita Basso e Maurizio Vecchi, autore del libro «Il volto crudele dell’amore», che racconta proprio la loro storia.

La testimonianza parte da lontano. Moira Cucchi parla del primo incontro con l’ex marito, di come, accecata dall’amore, all’inizio vedesse in lui un vero principe azzurro. Ma l’ombra della violenza è dietro l’angolo: «Ci conoscevamo da poco e lui già mi vietava di uscire con le amiche - racconta -. Con il tempo ha fatto sì che mi allontanassi da tutti. Il primo atto di violenza fisica è avvenuto in luna di miele, poi quando sono rimasta incinta di Sean la situazione è peggiorata. Per anni non ho avuto la forza di ribellarmi, poi un giorno ho capito che dovevo lottare per salvare me e soprattutto i miei due figli».

Sean appoggia la mamma con grande dolcezza, ricorda i brutti momenti trascorsi, ma riesce anche a sorridere e a parlare di quelli belli. «Bisogna ascoltare i bambini - raccomanda il giovane -. Sono vittime quanto le madri di padri violenti e per questo meritano grande attenzione».

Così Cucchi è fuggita dal suo aggressore e ora cerca di sensibilizzare tutti: «All’inizio non è stato semplice poi ho parlato con una psicologa, ho ritrovato le mie amicizie e mi sono confidata anche con la mia famiglia. È grazie a questa rete di persone che sono riuscita a denunciare». «Ora - conclude - dico a tutte le donne che si trovano nella situazione in cui mi trovavo io di non aver paura a farsi aiutare».

Icona Newsletter

@I bresciani siamo noi

Brescia la forte, Brescia la ferrea: volti, persone e storie nella Leonessa d’Italia.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia