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Con Radio Capirola la ricreazione a scuola è a ritmo di musica

Studenti e docenti dell’istituto di Leno e Ghedi ora possono scegliere i brani diffusi con l’interfono
Giovane dj. La studentessa programma i brani da diffondere a Radio Capirola - Foto © www.giornaledibrescia.it
Giovane dj. La studentessa programma i brani da diffondere a Radio Capirola - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Il fenomeno era scoppiato negli anni Settanta, con le prime radio libere che trasmettevano in fm. A quei tempi non c’erano smartphone, Spotify, You Tube e tutte le app a cui oggi ricorriamo per ascoltare musica. E allora, quando ti prendeva la voglia, telefonavi alla radio e chiedevi una canzone, magari con tanto di dedica. Concetto vecchio, dunque, quello della richiesta. Che però, evidentemente, proprio come le galline, riesce ancora a fare un buon brodo.

Si veda l’esperienza dell’Istituto superiore di Leno e Ghedi, dove, dopo una fase di messa a punto, è nata Radio Capirola. Che, pur non essendo una radio in senso letterale, funziona a richiesta.

Il punto di partenza è che, tra chiusure e Dad, negli ultimi due anni la scuola ha zoppicato non poco, perdendo parte di quella funzione sociale che le è propria. Per sopperire a questo deficit, ma anche per il semplice piacere di ascoltare buona musica, il dirigente scolastico Gianmarco Martelloni ha pensato di sfruttare le potenzialità di questa antica e nobile arte. Funziona così. Sia a Leno sia nella sede associata di Ghedi è stata allestita una postazione ad hoc, dalla quale, grazie all’interphone che raggiunge tutti gli angoli degli edifici, nelle due ricreazioni, e probabilmente anche al mattino al momento dell’ingresso, verrà diffusa musica.

Il compito di fare da dj è stato affidato agli studenti rappresentanti di istituto, i quali, invece di fare la ricreazione, si mettono a disposizione per il progetto radio. Quanto ai brani che verranno diffusi, Martelloni e i suoi collaboratori hanno preparato un modulo da compilare, che poi hanno distribuito agli studenti e ai docenti, affinché segnalassero le canzoni che vorrebbero ascoltare. Ognuno, insomma, ha preparato la sua play list. «La cosa impressionante – riferisce il dirigente - è che, in poche ore, abbiamo ricevuto centinaia di richieste. Significa che si tratta di un’esigenza molto sentita. Siamo partiti dall’idea di sfruttare gli strumenti che la tecnologia mette a disposizione per dare un piccolo messaggio di gioia e allegria, così da rendere l’ambiente scolastico più accogliete. Sono molto contento della disponibilità dei rappresentanti di Istituto, che sacrificano il loro intervallo per dedicarsi a questo servizio».

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