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Bullismo e isolamento: dialogare con i giovani partendo da Netflix

Il circolo Mcl di Montichiari ha attivato il progetto per parlare di temi attuali dopo il Covid: verrà proiettata la serie Black Mirror
Un frame di Black Mirror
Un frame di Black Mirror
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«I giovani al circolo», a partire da venerdì per tornare a dialogare e a confrontarsi su temi attuali, dopo lo stop dettato dall’emergenza sanitaria: è il progetto del Movimento cristiano lavoratori che viene attivato anche dal circolo monteclarense e prevede tre serate, in via San Bernardino, dedicate alla proiezione della serie Black Mirror e alla conversazione sul tema. Il primo appuntamento sarà venerdì, poi ci si incontrerà venerdì 14 e 28 ottobre, sempre alle 20.30.

«Visto che durante il periodo della pandemia l’utilizzo dei social e la dipendenza dalla rete sono cresciuti enormemente generando tra l’altro forme di isolamento, dipendenza, cyberbullismo, si è pensato di affrontare con i giovani queste problematiche: sono stati programmati  eventi  che saranno organizzati inizialmente su un campione di quattro circoli e, se accompagnati da feedback positivi, saranno riproposti in altri circoli- spiega Mcl -. ll progetto prevede la visione di tre video "educativi" tratti da una serie, Black Mirror, proposta su Netflix e seguita con interesse da molti giovani. Netflix ne ha autorizzato l’utilizzo».

La fiction, ambientata nel futuro, ma ispirata al mondo di oggi, è incentrata sui problemi di attualità e sulle sfide poste dall’introduzione di nuove tecnologie, in particolare nel campo dei media. «Il titolo Black Mirror - hanno aggiunto - si riferisce allo schermo nero di ogni televisore, computer, smartphone o tablet. La serie tratta anche tematiche molto varie, dal bullismo e cyberbullismo all’uso e abuso dei social e dei videogame fino a tematiche più profonde come l’omologazione di massa, il libero arbitrio, la solitudine e altre.

Tematiche che possono essere spunto per un dibattito sviluppato in un contesto in grado di farli riflettere sulle conseguenze affiancati da un professionista che farà loro da guida per esplorare e approfondire i temi e le emozioni emerse dal filmato». A seguire, un buffet per favorire il libero dialogo tra i ragazzi.

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