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Bettegno conta i danni ma guarda al futuro grazie a un battesimo

Gli sfollati per ora restano fuori casa: finite le opere di verifica su tutti gli edifici. Il vescovo annuncia la visita
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BETTEGNO AL LAVORO
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Bettegno resta ancora zona rossa e purtroppo i residenti sfollati, che da domenica notte stanno dormendo in albergo o da parenti, non potranno fare ritorno nelle loro case pesantemente colpite dalla tromba d’aria che ha travolto la tranquilla vita dell’intera comunità pontevichese.

I danni sono stati certificati dai Vigili del fuoco che, lunedì sera, hanno terminato tutte le verifiche. Dagli accertamenti, svolti anche attraverso droni e squadre specializzate, è emerso che i danni maggiori riguardano la parte sud della frazione. Dopo la dettagliata ricognizione il sindaco ha firmato una nuova ordinanza nella quale impone il ripristino dello stato di sicurezza degli immobili prima del rientro. «Si ordina - recita il documento - l’evacuazione dei cittadini residenti in strada Bettegno negli immobili dal civico 6 al 74 e dal 5 al 27/a fino a che non siano stati eseguiti gli interventi di messa in sicurezza con l’eliminazione delle cause di pericolosità dichiarate nella relazione del personale dei Vigili del fuoco di Brescia».

Intanto il sindaco Alessandra Azzini, sempre presente sul posto, e alcuni dipendenti comunali anche ieri erano al lavoro nella piccola frazione di Pontevico ma questa volta per sostenere e aiutare i tanti residenti le cui case o attività sono state colpite della tromba d’aria a compilare le carte necessarie per richiedere alla Regione il riconoscimento dello stato di calamità naturale.

«Chiunque abbia subìto dei danni a causa del maltempo di domenica - si legge anche in un avviso pubblicato sul sito del Comune - in particolar modo i cittadini di Bettegno, può presentare domanda in Comune, entro e non oltre le ore 12 di giovedì 23 settembre, le segnalazioni, debitamente sottoscritte che attestino il danno subito». Ma tra tanta distruzione e cumuli di macerie domenica, a Bettegno, si celebrerà la vita: nella chiesa di Santa Maria Maddalena, struttura dichiarata agibile, dopo la Messa ci sarà un battesimo. «Non è solo questione di ricostruzione materiale - commenta il parroco, monsignor Federico Pellegrini -, dobbiamo pensare a ricostruire i cuori. Il Vescovo mi ha contattato per chiedere della situazione e ha espresso il desiderio, appena possibile, di venire a trovare le persone e celebrare la Messa».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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