Azzano, la segretaria di seggio fa la spia: «Ecco chi ha votato»

Un messaggio vocale inviato nella chat sbagliata, anche se prontamente cancellato, è comunque arrivato a suscitare polemiche ad Azzano Mella.
Il messaggio sarebbe stato inviato da un membro di seggio. «Siamo venuti in possesso di un audio whatsapp, la cui voce è chiaramente riconducibile alla segretaria di un seggio - ha denunciato il candidato sindaco di «Azzano Ricresce» Matteo Ferrari -. Il contenuto è estremamente grave per diversi motivi. Innanzitutto perché, violando chiaramente la privacy, riporta chi ha votato e chi no citando i cognomi di alcune famiglie note in paese. In secondo luogo, nel medesimo audio, apostrofa con epiteti molto pesanti la mia figura e quella di alcune persone della mia lista. Non ho voglia di dare peso a queste cose perché sono più attento ai contenuti che alle polemiche, ma non possiamo far finta di nulla. Abbiamo deciso di segnalare il fatto sia al presidente di seggio che ai carabinieri presenti nella sezione perché riteniamo inammissibile che la signora in questione possa ancora esercitare un ruolo così delicato senza alcuna imparzialità. Saranno poi loro a fare le opportune verifiche e a valutare cosa è doveroso fare».
Una questione delicata sulla quale ha voluto dire la sua anche la candidata sindaco di «Progetto Futuro» Giovanna Mainetti. «A nostro avviso non è successo nulla che possa inficiare la votazione - spiega Mainetti - . Un messaggio vocale postato su un gruppo privato non ha alcun effetto. La cosa strana invece è come abbia fatto Matteo Ferrari a entrare in possesso di quel messaggio, le persone di quel gruppo, ovvero i tre presidenti di seggio e i due dipendenti del Comune, non dovrebbero avere rapporti con i candidati».
A Bagnolo il clima teso non si placa nemmeno nel primo giorno del voto. Intorno alle 7 del mattino infatti i carabinieri della Compagnia di Verolanuova, avvisati da alcuni componenti delle liste Rossini e Ravelli, sono intervenuti nella sede elettorale del vicesindaco uscente Pietro Sturla, in via XX Aprile angolo con viale Europa chiedendo di togliere i manifesti affissi sulle vetrate. Per legge infatti è vietato fare pubblicità esponendo cartelloni di propaganda elettorale entro i duecento metri dai seggi. Dopo la segnalazione i manifesti sono stati rimossi.
Durante la giornata poi vi è stata anche una polemica su una presunta aggressione. Secondo Sturla una scrutatrice, che appoggia la sua lista, sarebbe stata percossa da un sostenitore della lista Rossini. Agli atti non risulta però alcuna denuncia. Si sarebbe invece trattato di un malore dovuto a un abbassamento di pressione.
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