Auto radiocomandate, il trionfo di Gabriele Paloschi da Mairano a Miami

«The champ»: così gli americani identificano il campione di una manifestazione sportiva. Così dovremmo chiamare Gabriele Paloschi, dopo essersi aggiudicato il 10 dicembre il successo nella categoria Gran Turismo all’Homestead Rc Raceway, ovvero il gran premio di auto radiotelecomandate di Miami.
«Non solo: come riuscito nel 2021 ad Alessio Mazzeo, ho centrato anche la pole position e il giro veloce - sottolinea il 19enne di Mairano -. Certo, le prestazioni in qualifica erano buone, ma non immaginano tanto. Non so cosa dire». Parla allora da sé l’incredibile tris ottenuto davanti a «mostri sacri» del settore, in una delle più prestigiose tappe del «circus» mondiale delle quattro ruote guidate a distanza.
Superata quindi la paura di salire su un aereo, il timore che qualcosa nella gara da 45 minuti andasse storto come agli Europei in Svizzera di giugno (dove un problema al cambio ha estromesso il talento classe 2003 dalla finale) ha lasciato spazio unicamente alla gioia al traguardo.
La gara
Insomma, nemmeno gli imprevisti pre-partenza (la proposta di recarsi negli Usa appena a un mese dall’evento e il rischio di non avere il passaporto in tempo) nonché in pista (un contatto con un avversario e un pit-stop aggiuntivo per cambiare le gomme) gli hanno impedito di ritirare la targa numero 1, in pendant con la livrea rosa-shocking dell’auto. Un colore forse atipico, questo, alla quale il giovane è comunque legato: «Mi distingue e mi consente d’individuare meglio la vettura sul tracciato», sintetizza. E gli brillano gli occhi mentre, in una stanza di casa tappezzata di ricordi e premi, riguarda il trofeo e illustra ogni dettaglio che lo ha portato ad alzarlo al cielo.
Al proposito, al di là della componentistica d’officina, lo sguardo si posa spesso su papà Fabrizio: «Senza la sua messa a punto, era impossibile - confessa il figlio -. Pur sostituito al meglio da Giovanni Crea, è stato difficile non averlo ai box come meccanico, come accade per ogni gara dal 2017. Lui, ad ogni modo, non ha mancato il proprio apporto: restava sveglio la notte per darmi consigli». Bisogna infatti sapere che Paloschi «senior» vanta un passato come «funambolo» delle corse radiocomandate: «Dopo che ho abbandonato il quad, un giorno ha rispolverato dal garage le sue "bellezze" - racconta Gabriele -: me ne sono innamorato. Ora ci sguazzo in questo mondo e vorrei tramutarne la passione in una professione».
Nell’attesa che il sogno diventi realtà, da qualche mese è intanto alle prese con le mansioni da elettricista alla Elettrotecnica Longhi di Flero. «I miei genitori hanno compiuto sacrifici per permettermi di partecipare ai gp mentre ero a scuola: ora è il momento di dare il mio contributo - spiega -. Ringrazio dunque la ditta di avermi lasciato andare a Miami. Un grazie speciale, poi, al mio sponsor Gimar: mi ha regalato un’esperienza magnifica». E quanto vissuto in Florida potrebbe essere solo l’inizio: «Forse a novembre 2023 partecipo al Mondiale di Sidney - svela Gabriele -. Nulla è sicuro: incrocio le dita».
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