Bassa

Allarme legionella, Gallera: «Acqua potabile e scuole aperte»

Secondo la ricostruzione dell'assessore di Regione Lombardia, non è un problema legato alle condutture dell'acqua pubblica
Analisi in corso in Ats Brescia - Foto Filippo Venezia per Ansa © www.giornaledibrescia.it
Analisi in corso in Ats Brescia - Foto Filippo Venezia per Ansa © www.giornaledibrescia.it
AA

«Diamo un messaggio tranquillizzante perché l'acqua si può bere, non è un problema legato alle condutture dell'acqua pubblica, dato che le indagini fatte sui pazienti fanno propendere per la legionella che non si trasmette bevendo acqua o da persona a persona. Quindi, non c'è nessun problema nel portare i figli a scuola e a usare l'acqua ordinariamente a casa.

Abbiamo dato alcuni suggerimenti: quando si fa la doccia calda, visto che è un problema di nebulizzazione, conviene lasciar scorrere l'acqua calda con le finestre aperte e conviene pulire i filtri dei rubinetti con un liquido anticalcare».

Così l'assessore al Welfare Giulio Gallera, in merito all'allarme legionella. «Giovedì sera abbiamo avuto la prima indicazione di un aumento anomalo di accessi al pronto soccorso di Montichiari, per polmoniti, venerdì abbiamo subito attivato i nostri tecnici della prevenzione, abbiamo coinvolto i sindaci e i gestori delle reti idriche, per cercare di capire qual era l'origine, che tipo di fenomeno, qual era il contorno e dare messaggi rassicuranti e realistici alla popolazione», continua Gallera, a margine della seduta odierna del Consiglio lombardo, durante la quale ha riferito all'aula sul tema.

«Oggi, abbiamo 235 persone che hanno avuto accesso al pronto soccorso e i numeri crescenti di questi giorni sono dovuti a una valutazione più compiuta di tutti gli accessi dei vari pronto soccorsi del basso bresciano e dell'alto mantovano, e le interlocuzioni con i medici di medicina generale ci stanno dando un quadro piu' completo. La curva epidemica è in calo: a oggi, appare che c'è stato un evento scatenante verso fine agosto che ha portato molte persone a essere colpite da polmonite, poi ci sono i giorni dell'incubazione e nella settimana dal 2 al 9 settembre sono emersi i vari casi - spiega. Negli esami che stiamo continuando a fare non è sempre facile identificare l'agente patogeno della legionella, riconosciuto in 12 casi.

Sono decedute due persone molto anziane, una di queste, morta 3 giorni fa a Calvisano, aveva una polmonite causata dalla legionella», precisa Gallera. L'altro morto è un uomo di 82 anni residente nel lecchese.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia