Consorzi forestali in Valsabbia e Valtrompia, Assolegno: «Boschi protetti con la buona gestione»
La nascita di due nuovi consorzi forestali in Valsabbia e Valtrompia viene accolta con soddisfazione da Assolegno, l'associazione nazionale delle industrie delle prime lavorazioni e costruzioni in legno.
Il presidente, Angelo Luigi Marchetti, dice al Giornale di Brescia che è una «ottima notizia». L'ingegnere bergamasco, alla guida dal 2020 dell'associazione parte di Federlegno Arredo, afferma che in questo modo, si va «nella direzione di una gestione sostenibile dei nostri boschi».
Sfruttare in modo equilibrato e sostenibile, il rilevante ma trascurato, patrimonio boschivo nazionale, porterà l'Italia a essere meno dipendente dalle importazioni dall'estero: Marchetti segnala infatti che solo un quinto del legname impiegato è domestico, il resto arriva soprattutto dall'Austria, paese che non lascia i boschi a sé stessi, alla mercè del bostrico, ma ne fa una risorsa economica.
Il presidente di Assolegno aggiunge che il patrimonio forestale si protegge dal rischio idrogeologico e dagli incendi, «con la manutenzione e la sorveglianza organizzata» - in più, dice, serve «la valorizzazione delle risorse boschive e dei servizi ecosistemi connessi, a favore soprattutto delle comunità locali».
Con i prezzi dei certificati sulla CO2 arrivati in questi giorni su livelli mai visti nella storia, boschi e foreste diventano importanti anche come elementi in grado di immagazzinare l'anidride carbonica e agire come contrasto ai cambiamenti climatici.
I due consorzi forestali situati nei comuni di Bione, Pertica Bassa, Pertica Alta, Idro, Vestone, Provaglio, Gavardo, Serle, Bovegno, Collio, Irma, Marmentino, Pezzaze e Tavernole mettono insieme poco più di 10mila ettari di bosco, a fronte dei 620mila ettari di bosco di tutta la Lombardia, circa un quarto della superficie della regione.
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