La notevole solidarietà dei bresciani: tutte le sottoscrizioni promosse dal GdB

Quanto fosse lontana l’emergenza non è mai stato fattore condizionante: ogni volta che il Giornale di Brescia ha promosso una raccolta fondi per aiutare popolazioni in difficoltà, i lettori hanno sempre risposto con notevole generosità.
Una vocazione, quella del GdB, che in ottanta anni di storia ha portato vicinanza e aiuti vicino e lontano, dentro e fuori i confini non solo provinciali, ma anche nazionali. Nel raccontare questi primi 80 anni di storia, dunque, non possiamo che sottolineare l’attenzione al prossimo che i bresciani hanno sempre dimostrato. Un'attenzione catalizzata dal giornale che nel tempo ha promosso ben venti sottoscrizioni, la prima pochi mesi dopo la ripartenza delle rotativa all’indomani della guerra, nel 1945; l’ultima poche settimane fa, proprio in occasione delle celebrazioni per l’80esimo compleanno.
Qui il viaggio nel tempo, lungo i progetti solidali promossi negli anni.
1945, dicembre
Appello alla generosità nel primo Natale di Pace

«Nel nuovo clima di libertà – si legge sul giornale a dicembre '45 – unico titolo per essere assistito è il bisogno, al di fuori e al di sopra di ogni opportunistica considerazione e di ogni particolare benemerenza. Chi può, doni con larghezza». Alla fine, per il primo Natale di pace, furono raccolti dal Giornale di Brescia 1 milione e 600 mila lire raccolti per quasi 4mila «pacchi natalizi ai bambini poveri» di città e provincia.
1951, novembre
La Leonessa in soccorso del Polesine 73 milioni di lire raccolti per gli alluvionati

Il Po tracima in modo devastante nella provincia di Rovigo. I bresciani si mobilitano e raggiungono il Polesine. Nel Bresciano trovano accoglienza oltre tre mila profughi. Il giornale apre una sottoscrizione di raccolta fondi. Pubblica gli annunci della ricerca da parte dei famigliari dei profughi giunti nel nostro territorio. Racconta con la penna di Giannetto Valzelli e Manuel Vigliani, che sorvolano la zona alluvionata con l'elicottero, le pene del Polesine.
1953, luglio
La gara di solidarietà per il Sebino alluvionato

Un'immane alluvione colpisce i centri rivieraschi del lago di Iseo. Il giornale lancia una sottoscrizione per la «gente che soffre. Soffre e non domanda, come fanno fede i ripetuti episodi di composta dignità e di rassegnato dolore». In tutto verrà raccolto un milione e mezzo di lire.
1960, settembre
Una sottoscrizione per la Valcamonica, trasformata in una «valle di lacrime» dal maltempo

La gravità del disastro abbattutosi in Valcamonica vede il giornale soccorrere i «casi personali e familiari più pietosi, per lenire le ferite più vive nelle famiglie più colpite». Si aiutano «sollecitamente i sinistrati più bisognosi, non certo si ricostruiscono ponti e strade, perché per questo ci vuole ben altro».
1963, ottobre
In aiuto all'immane disastro del Vajont
Dolore, disperazione e paura regnano drammaticamente intorno al Vajont dopo la frana di un pendio del Monte Toc nella diga omonima. 1.917 le vittime. Numerosi i paesi sgomberati d'urgenza, diversi quelli devastati dalla «voragine di acqua e fango». Il giornale promuove una sottoscrizione per aiutare i superstiti dell'immane disastro: 71 milioni di lire vengono raccolti per costruire il Villaggio Brescia a Codissago e un secondo gruppo di case a Pians di Longarone, negozi prefabbricati e un poliambulatorio
1965, primavera-estate
Commovente generosità dei bresciani per Kiremba

Tra il 1963 e il 1965 Kiremba è un nome che diventa famigliare ai bresciani. La missione in Burundi non solo è meta di missionari e di giovani volontari, ma anche motivo di generosità e solidarietà dell'intera provincia. Tra la primavera e l'estate del 1965 il giornale organizza una sottoscrizione a favore della missione. Entusiasta è la risposta dei lettori: vengono raccolti 7 milioni di lire per la costruzione di un lebbrosario e di un acquedotto
1966, febbraio
La risposta corale dei bresciani agli appelli per l'India affamata

L'India fronteggia una tremenda siccità, definita dai tecnici della FAO come un autentico cataclisma. Sono lanciate richieste d'aiuto in tutto il mondo. L'Italia si muove immediatamente. Anche Brescia risponde all'appello delle Nazioni Unite. Il giornale apre una sottoscrizione: in pochi giorni vengono raccolti oltre 100 milioni di lire.
1968, gennaio
Solidarietà bresciana al Belice che trema

Domenica 14 gennaio 1968 la terra trema in una vasta porzione della Sicilia occidentale. Paesi interi sono distrutti nella valle del Belice. Da tutta Italia giungono aiuti. Gli episodi di solidarietà e di spontaneo eroismo sono numerosi anche da Brescia: tanti concittadini lasciano la loro offerta alla sottoscrizione del giornale, che raccoglie 10 milioni di lire. Arrivano in città profughi, rimasti senza casa e senza nulla.
1976, maggio
Fratellanza e solidarietà dei bresciani per il Friuli devastato

La sera del 6 maggio 1976 un terremoto devastante rade al suolo in Friuli più di 10mila edifici provocando la morte di mille persone. Macerie, lamenti, pianto si mischiano in un coro di umanità ferita, ma non vinta. I soccorsi non tardano. Il giornale apre una sottoscrizione destinata alla costruzione del Villaggio Brescia: in tutto vengono raccolti 227 milioni di lire. Sarà visitato dal presidente del Consiglio dell'epoca Giulio Andreotti nel settembre seguente.
1980, ottobre
Da Brescia lo scatto di solidarietà al Sud terremotato

Il 23 novembre 1980 una scossa di terremoto del nono grado Mercalli sconvolge Campania e Basilicata. Si contano 6 mila morti, 10 mila feriti. Il giornale lancia una sottoscrizione che ben presto, grazie alla generosità dei lettori, supera il miliardo di lire. Con i fondi raccolti vengono costruiti due villaggi di prefabbricati.
1982, gennaio
«Aiutiamoci a vivere», per una solidarietà giorno per giorno

Dal 22 gennaio 1982 fino al 2013 l'inviato Danilo Tamagnini inaugura sul giornale una nuova rubrica con cadenza quasi settimanale, intitolata Aiutiamoci a vivere. È uno «spazio apposito» per le richieste di aiuto inoltrate alla redazione: un «luogo di incontro e scambio; domande e offerte che dimostrano come la vita quotidiana non sia fatta solo di cronaca nera». Un intervento non soltanto di tipo economico, ma anche semplicemente basato sull'«ascolto dell'altro».
1983-1984/2018-2019
I bresciani insieme agli Alpini

All'inizio degli anni '80 viene costruita a Mompiano la Scuola Arte e Mestieri per miodistrofici in ricordo dei soldati italiani caduti a Nikolajewka durante la ritirata di Russia nel 1943. Diversi gli enti benefattori. La sottoscrizione del giornale apporta ben 495 milioni di lire. Tra il 2018 e il 2019 una seconda sottoscrizione, realizzata insieme all'Associazione Industriale Bresciana e alla Fondazione della Comunità Bresciana, raccoglie 607mila euro necessari per realizzare otto stanze ad alta tecnologia nella nuova ala della scuola da anni trasformata in struttura sociosanitaria per l'assistenza e le cure delle persone disabili.
1999, luglio
La risposta della Leonessa al Kosovo sconvolto dalla guerra

600 milioni di lire per la costruzione di un centro di formazione professionale
La guerra dichiarata dai serbi agli albanesi che aspirano all'indipendenza sconvolge il Kosovo tra il 1996 e il 1999. Decine di migliaia sono i profughi. Brescia risponde agli appelli di aiuto e, attraverso la sottoscrizione del giornale, raccoglie 600 milioni di lire. Tra il 2000 e il 2001 con le offerte pervenute si costruisce un centro di formazione professionale nella Valle di Radavac.
2004, dicembre
I bresciani uniti per i bambini dello Sri Lanka colpiti dal maremoto

Il 26 dicembre 2004 uno tsunami devasta lo Sri Lanka. Ancora una volta spicca la solidarietà dei bresciani. Il giornale apre una sottoscrizione per alleviare le sofferenze delle persone colpite dal cataclisma, in particolare dei bambini. Le offerte raccolte portano nell'ottobre del 2006 alla costruzione e alla successiva inaugurazione della scuola professionale dei salesiani a Kandy.
2009, aprile
L'appello al cuore grande dei bresciani in aiuto all'Abruzzo

Il 6 aprile 2009 la terra trema all'Aquila. Il giornale scende in campo in soccorso ai terremotati. Raccoglie insieme alla Provincia di Brescia e all'Associazione dei Comuni oltre 850 mila euro. Con le offerte si costruiscono il Centro polifunzionale di Monticchio (inaugurato il primo dicembre 2012) e si supporta la ripartenza dell'Università dell'Aquila.
2012, maggio
La proverbiale generosità bresciana in soccorso al Mantovano

A fine maggio del 2012 un terremoto sconvolge la terra mantovana. Tra le comunità coinvolte c'è quella di San Giacomo delle Segnate. Il giornale si mobilita per una sottoscrizione in collaborazione con Fondazione della Comunità Bresciana, Assessorato provinciale della Protezione Civile, Ubi Banco di Brescia, Credito Bergamasco, Associazione Industriale Bresciana e Banca di Valle Camonica. La cifra raccolta, 700mila euro, è devoluta alla costruzione di un asilo a San Giacomo delle Segnate.
2016, agosto
Gualdo: 206° Comune bresciano dopo il terremoto

Il 24 agosto 2016 un violento terremoto di magnitudo 5.9 si abbatte sul Centro Italia. L'epicentro è nel Reatino, ma coinvolge anche le Marche. Il giornale e la Fondazione della Comunità Bresciana lanciano una sottoscrizione. È raccolto 1 milione e 700 mila euro. Nasce inoltre un gemellaggio simbolico con la piccola comunità di Gualdo, nel Maceratese, per ricostruire la scuola «Romolo Murri», riparare la chiesa e realizzare un nuovo campo di calcio.
2020, marzo
«aiutiAMObrescia», la generosità contro il Covid

Quando scoppia la pandemia del Covid-19, nasce l'esperienza unica di «aiutiAMObrescia», una raccolta del giornale e della Fondazione della Comunità Bresciana lanciata nel marzo seguente. Rispondono in oltre 58mila bresciani per un ammontare di 19 milioni di euro. Le offerte permettono di rispondere ai bisogni degli ospedali, delle realtà sociosanitarie, delle associazioni di trasporto sanitario e dei medici di medicina generale, rendendo possibile anche la creazione di centri di vaccinazione in tutto il territorio provinciale.
2023, maggio
In aiuto degli alluvionati in Romagna

Dopo piogge torrenziali, numerosi corsi d'acqua rompono gli argini, provocando gravissimi danni nel Ravennate e nel Forlivese. La sottoscrizione «RomagnaNostra», promossa dal giornale con la Fondazione della Comunità Bresciana, raccoglie più di 700mila euro. Diversi gli interventi adottati: la ristrutturazione di un asilo nido a Solarolo, la fornitura di veicoli attrezzati per la Protezione Civile dell'Unione dei Comuni della Bassa Romagna, e di un mezzo adibito al trasporto di disabili per l'Associazione Volontari Solarolo Mons. Giuseppe Babini, nonché un sostegno alla Casa della Carità San Francesco di Lugo per disabili e anziani fragili.
2025, giugno
La solidarietà bresciana con la GdB Run
Domenica 8 giugno la GdB Run, la camminata-corsa non competitiva organizzata per celebrare insieme ai bresciani gli 80 anni del giornale, riempie di giallo (il colore del giornale, ma anche dell'energia e dell'ottimismo) il cuore della città. La GdB Run aiuta, con 40mila euro, l'Ail Brescia nel suo progetto benefico: la riqualificazione del reparto pediatrico di trapianto di midollo osseo dell'ASST Spedali Civili di Brescia.
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