Villa Carcina, il coraggio e la libertà delle donne iraniane celebrati dall’arte

Il murale è stato promosso dai Lions: presente l’attivista Pegah Moshir Pour
L'inaugurazione del murale a Villa Carcina - © www.giornaledibrescia.it
L'inaugurazione del murale a Villa Carcina - © www.giornaledibrescia.it
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Un murale lungo 80 metri per affermare la libertà delle iraniane e di tutte le donne del mondo. L’hanno inaugurato ieri pomeriggio in via Veneto, a Villa Carcina, sul muro messo a disposizione dalla ditta Prandelli Santo Demolizioni, la presidente del Lions Club Brescia Capitolium, Anna Maria Gandolfi, promotrice dell’iniziativa, insieme ai club Brescia Host e Valtrompia.

Presente alla cerimonia, che è poi proseguita con un convegno, anche Pegah Moshir Pour, attivista iraniana per i diritti umani che a Sanremo 2023 ha raccontato la drammatica situazione del regime iraniano. 

L’opera

Il «murale della Valtrompia», come l’hanno definito Moris Cadei e Gianmaria Giraudini, sindaco e vicesindaco di Villa Carcina, riporta ai lati le parole della famosa canzone cantata in Iran nel corso delle rivolte, che sono partite il 17 settembre scorso a seguito della morte della 22enne Mahsa Amini, che era stata arrestata dalla cosiddetta Polizia morale iraniana per non aver rispettato l’obbligo di indossare il velo nella maniera corretta. 

«Ricordiamoci, anche se oggi siamo qui per un’occasione di socialità, che quello che sta accadendo in Iran è un dramma e perciò non si può tacere di fronte a una situazione del genere - ha ricordato Gandolfi -. Dobbiamo aiutare e sostenere quei giovani che stanno lottando per la libertà, vogliamo essere accanto in particolare alle donne coraggiose: madri, figlie, perché le loro vite sono in pericolo in ogni istante». 

Stefania Dubla, curatrice d’arte pubblica, ha creato l’idea del disegno e il contenuto insieme agli artisti Fabio Orioli di Asti e Dario Pruonto, in arte «Caos», un poeta di strada milanese. Alcuni allievi della Scuola Bottega artigiani hanno contribuito alla realizzazione del disegno a fianco degli artisti.  La cerimonia, alla quale hanno partecipato anche l’assessora alle Pari opportunità della Comunità montana, Ivonne Valcamonico, e il parroco di Villa, don Daniele Saottini, è proseguita con una cena durante la quale i Lions hanno consegnato la massima onorificenza lionistica «Melvin Jones» a Pegah Moshir Pour e alla giornalista inviata di guerra Lucia Goracci

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