«Un lungo traforo per collegare San Colombano con Bagolino»

In Comunità montana si è discusso dell’opera da 140 milioni. A breve lo studio di fattibilità
Lavori per realizzare una galleria (foto archivio) - © www.giornaledibrescia.it
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Le viscere della montagna potrebbero ospitare un traforo lungo sette chilometri e mezzo che collegherebbe la frazione di San Colombano a Bagolino, bypassando così il passo che dal Maniva conduce al paese valsabbino. Il costo dell’opera si aggirerebbe attorno ai 140 milioni di euro. Negli ambienti della politica l’ipotesi circolava da alcune settimane e ieri è arrivata la conferma definitiva nell’ambito dell’assemblea di fine anno della Comunità montana della Valtrompia. Tra gli emendamenti presentati dalla minoranza al bilancio di previsione e al Documento unico di programmazione, che l’ente sovracomunale ha presentato ai sindaci della Valtrompia alcune settimane fa, spiccava appunto quello avanzato dal primo cittadino di Collio Mirella Zanini. Quest’ultima chiedeva che la Comunità montana sostenesse ufficialmente lo studio di fattibilità del traforo, dato che solo alcune settimane fa il presidente dell’ente Massimo Ottelli aveva preso parte a un incontro a porte chiuse con il collega Giovanmaria Flocchini, presidente della Comunità montana della Valsabbia, e con il sindaco di Bagolino Gianzeno Marca.

Nel corso dell’assemblea Ottelli ha ribadito il suo appoggio al progetto, che è attualmente alle primissime fasi di stesura e non ha, almeno per ora, alcun supporto di tipo economico. «A fine febbraio dovremmo avere tra le mani lo studio di fattibilità che stiamo redigendo noi della Valtrompia, dopodiché occorrerà sedersi tutti insieme al tavolo e parlarne in maniera approfondita - ha annunciato Ottelli -. Solo dopo aver avuto un confronto si potrà pensare di procedere con la stesura di un progetto preliminare e mettersi alla ricerca di fondi, che potrebbero essere europei così come statali».

Sulle cifre necessarie per realizzare una simile opera Ottelli preferisce non sbilanciarsi troppo: «Ci risulta che il costo di un chilometro di galleria si aggiri sui 20 milioni di euro, ma è ancora presto per dichiarare un costo complessivo preciso».

Per il turismo. Che l’opera, condivisa dai presidenti delle due comunità montane, sia fortemente voluta dai primi cittadini di Collio e Bagolino è ormai cosa assodata. «Riuscire a realizzare il traforo sarebbe una grande cosa - ha spiegato il vicesindaco di Collio Fausto Nicola Tonassi -, in quanto permetterebbe di andare a intercettare un turismo che attualmente è inesistente o fatica a svilupparsi, come quello verso Campiglio o il lago d’Idro, considerando soprattutto il fatto che il passo tra il Maniva e Bagolino è aperto solamente alcuni mesi all’anno, ossia quelli estivi». L’ipotesi, insomma, sta prendendo corpo grazie soprattutto all’intercessione delle due comunità montane. Ora si dovranno attendere i primi passi verso la progettazione e sperare che «il traforo non faccia la fine dell’autostrada della Valtrompia» hanno ironizzato ieri i primi cittadini.

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