Un anno dal delitto di Manuela, la sorella: «Ci manca tanto»

«Non riesco a capire perché Pasini ora non dica la verità Dimostra ancora una volta di non essere un uomo»
«Io e mamma abbiamo il suo tatuaggio». Il cuoricino sulle dita - © www.giornaledibrescia.it
«Io e mamma abbiamo il suo tatuaggio». Il cuoricino sulle dita - © www.giornaledibrescia.it
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La rabbia, il dolore, la disperazione. «Gli ho gridato in faccia tutto quello che avevo dentro». Lo scorso dieci giugno in un'aula di tribunale al termine dell’udienza preliminare, Arianna non è riuscita a non scagliarsi a parole contro l'uomo che le ha ammazzato la sorella. «L'ho fissato dal primo all'ultimo minuto. Volevo che ci vedesse e quando alla fine si è girato e mi ha guardata è esplosa la mia rabbia». Un anno fa Manuela Bailo, 35enne di Nave, è già stata uccisa e nascosta dal collega della Uil e amante Fabrizio Pasini quando Arianna e mamma Patrizia lanciano i primi appelli attraverso giornali e tv. Il delitto avviene la notte tra il 28 il 29 luglio nella casa della madre dell’assassino ad Ospitaletto.

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