Tubature rotte: scuola al freddo e a Collio infiamma la polemica

Ci risiamo: a Collio, puntuale come l’arrivo dell’inverno, ecco che torna a verificarsi la rottura di alcune tubature del teleriscaldamento. La dinamica è sempre la stessa da anni ormai. Non appena le temperature scendono i tubi sotto terra, sottoposti a pressione, iniziano a spaccarsi e a lasciare al freddo tutti quegli edifici che dipendono dal teleriscaldamento (il cui impianto è gestito dalla società Fravt), tra cui abitazioni e la scuola.
Nel caso di Collio parliamo di un’unica struttura che ospita l’asilo (gestito da una fondazione, «e non interessato dal problema» assicura il sindaco Mirella Zanini), le elementari e le medie.

Polemiche
Ieri mattina mamme e papà, stanchi del disagio, sono andati su tutte le furie. «Stiamo mandando i nostri figli a scuola con giubbotti pesanti e thermos - hanno chiosato -. Si parla tanto di spopolamento delle aree montane, ma poi a conti fatti non viene fatto nulla per evitare che le famiglie, esasperate, decidano di trasferirsi in luoghi dove i servizi sono garantiti».
Un episodio simile si era verificato già lo scorso novembre, quando, con il primo freddo, il teleriscaldamento aveva smesso di funzionare. Il primo cittadino, in quel caso, aveva addirittura firmato una ordinanza che disponeva la chiusura temporanea degli edifici scolastici.
«Ci auguriamo che non si debba ripetere - hanno osservato i genitori -: vogliamo davvero che i nostri figli debbano saltare le lezioni per colpa del freddo? Dobbiamo risolvere definitivamente il problema». Quando il teleriscaldamento «salta» a scuola viene normalmente avviato un impianto indipendente alimentato a gas, che permette di riscaldare le aule, che però ha poca durata. Ieri, per cercare di tamponare il problema, gli alunni delle elementari sono quindi stati spostati tutti al piano terra, che è stato scaldato appositamente. I ragazzi delle medie sono invece all’ultimo piano. Zanini ha annunciato ieri che «entro domenica, secondo quanto mi ha detto Fravt, il servizio sarà ripristinato». L’unica soluzione, secondo il sindaco, «è intervenire sulle reti esistenti del teleriscaldamento: stiamo cercando fondi in accordo con il gestore. Per l’efficientamento di quelle alimentate ad energia rinnovabile, però, al momento non sono stati stanziati fondi».
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