Si «taggano» nel parco che poi distruggono: nei guai tre giovani

Vandali traditi dai social per la bravata di fine aprile: avevano divelto lampioni e cancello
Dove. L’episodio è avvenuto durante una festa al parco di Rovedolo // ARCHIVIO © www.giornaledibrescia.it
Dove. L’episodio è avvenuto durante una festa al parco di Rovedolo // ARCHIVIO © www.giornaledibrescia.it
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Traditi dai loro smartphone, ai quali avevano affidato le prove della loro bravata. Così tre ragazzi maggiorenni, italiani residenti a Bovegno, che lo scorso 30 aprile nel corso della festa del liceo Moretti hanno devastato il parco di Rovedolo, sono stati incastrati dalla Polizia locale di Gardone. Ai tempi dei social anche un tag in Facebook o una Instagram story possono diventare una preziosa traccia per chi non rispetta la legge.

La bravata ha avuto luogo lo scorso 30 aprile, mentre al parco di Rovedolo si stava svolgendo uno student party che ha richiamato oltre 250 ragazzi, minorenni e maggiorenni, i quali hanno partecipato alla festa fino alle prime ore del primo maggio. In quest’arco di tempo i tre ragazzi ne hanno combinate di tutti i colori, scardinando e danneggiando tre lampioni di illuminazione pubblica presenti lungo il viale interno del parco per poi passare al cancello esterno e al quadro elettrico, che sono stati divelti. Non contenti, hanno distrutto un cestino dei rifiuti e scardinato alcuni panettoni dissuasori. Il giorno successivo è scattato il sopralluogo della Polizia locale, che ha dato avvio ad una minuziosa attività investigativa basata anzitutto sui rilievi tecnici all’interno del parco e proseguita con un’attività di analisi dei social network.

In particolare sono stati passati al vaglio Facebook e Instagram con l’obiettivo di ricercare tutti i soggetti che nelle ore precedenti, nell’ambito di post o di «storie», si erano taggati nella zona del parco Rovedolo. Una pista che si è rivelata vincente, insieme alle testimonianze raccolte dagli agenti. In poco più di un mese di attività di indagine la locale è riuscita a individuare gli autori dei danneggiamenti. I tre ragazzi bovegnesi sono stati denunciati a piede libero all’autorità giudiziaria in quanto ritenuti responsabili del reato di danneggiamento aggravato in concorso tra più persone. 

 

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