Se la tradizione del poiàt sbarca nella rete del web

La Comunità montana di Valtrompia lancia un progetto di promozione del patrimonio locale
Il «poiàt», la catasta di legna alla maniera triumplina - © www.giornaledibrescia.it
Il «poiàt», la catasta di legna alla maniera triumplina - © www.giornaledibrescia.it
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La tradizione raccontata attraverso i più moderni sistemi digitali. A partire dal più conosciuto, come un video caricato su YouTube, che racconta venivano realizzati i «poiàt», le cataste di legna che servivano per la trasformazione di quest’ultima in carbone, fino ad una app interattiva con realtà aumentata per navigare all’interno della nuova Mappa di comunità.

La Comunità montana sta investendo in un processo che mira da un lato a conservare le memorie locali servendosi della tecnologia e, dall’altro, invita triumplini e turisti ad approfondire il territorio e le sue peculiarità.

Il Sistema museale dell’ente e l’Ecomuseo di Valle si sono arricchiti di nuovi strumenti promozionali nell’ambito del progetto «Geometrie di Valle: per un Piano Integrato della cultura», grazie a due partner: Albatros Film e J’Eco. Quest’ultimo ha realizzato delle audioguide, fruibili da remoto attraverso la app dell’Ecomuseo valtriumplino (realizzata sempre da J’Eco), con contenuti relativi ai musei I Magli di Sarezzo, al Forno di Tavernole Sul Mella e al museo etnografico e alla Casa contadina di Lodrino. Albatros ha invece realizzato un video dedicato alla costruzione del poiàt, che illustra tutte le fasi: dalla preparazione alla costruzione, per proseguire con l’accensione e la combustione fino all’estrazione del carbone.

Verrano presto messi online nuovi video promozionali in lingua italiana e in inglese di sette musei che aderiscono al Sistema Museale: la miniera Marzoli di Pezzaze e la Sant’Aloisio di Collio, il Museo delle Armi e della Tradizione Armiera di Gardone, il da poco riqualificato museo dei Magli, il Borgo del Maglio di Ome, Il Forno e il museo etnografico e la Casa contadina. I video verranno pubblicati nella loro forma estesa in questi giorni sui canali social di Comunità Montana, in particolare su YouTube. «I nuovi strumenti multimediali - afferma l’assessore alla Cultura della Comunità montana - permettono di avvicinare nuovi pubblici e di far scoprire il territorio».

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