Ritrovati distrutti nei boschi i fucili rubati a Polaveno

Erano stati prelevati nei giorni scorsi dal capanno di William Baccini, che guida il movimento «Tradizione & caccia»
  • Il capanno devastato a Polaveno
    Il capanno devastato a Polaveno
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    Il capanno devastato a Polaveno
  • Il capanno devastato a Polaveno
    Il capanno devastato a Polaveno
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    Il capanno devastato a Polaveno
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Sono stati ritrovati distrutti nei boschi tra Iseo e Polaveno i tre fucili rubati dal capanno di William Baccini, il cacciatore bresciano preso di mira nei giorni scorsi. Nella sua baita di montagna sono entrate quattro persone con volto coperto, riprese dalle telecamere interne all’abitazione, e hanno devastato l’interno con scritte sui muri contro il mondo dei cacciatori, insulti. Scritte firmate con la sigla animalista Alf (Animal Liberation Front).

Distrutte le foto dei figli, con tanto di scritte: «spara ai tuoi figli», la televisione, vetri e porte. È stata anche versata benzina in tutte le stanze ed è stato forzato l’armadio blindato dove erano custoditi tre fucili, rubati e ritrovati dal proprietario soltanto giorni dopo completamente distrutti. «È un atto di terrorismo contro la mia persona e il mio impegno a tutela della caccia» ha commentato Baccini, che guida il movimento «Tradizione & caccia».

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