Meno popolata, multietnica, più vecchia e più ricca: ecco la Valtrompia di oggi

Una popolazione che invecchia e ha redditi più alti rispetto al passato. La fotografia della situazione demografica nei 18 comuni che compongono la Valtrompia è stata scattata in occasione dell’aggiornamento del Dup, il Documento unico di programmazione 2024/2026, redatto dalla Comunità montana per decidere quali sono le linee future da seguire in termini di servizi e investimenti.
I dati
Balza subito all’occhio il calo demografico verificatosi dal 2014 al 2022 (con un picco nel 2020 dovuto in larga parte al Covid): dieci anni fa la popolazione triumplina si aggirava sopra le 113mila unità, scese oggi a poco meno di 109mila.
I dati del Dup segnalano poi una crescita della presenza migratoria: oggi gli stranieri residenti sono 10.105 (erano 4.998 nel 2002, passati nel 2012 a 11.667): «Parliamo di persone che arrivano da più di 82 paesi diversi - sottolinea il presidente della Comunità montana Massimo Ottelli - e che oggigiorno portano il loro contributo non solo da un punto di vista economico bensì anche in termini di famiglie che si insediano nelle strutture sociali e scolastiche». In cima per numero di presenze ci sono i pakistani, che sono 1.643, seguiti dai romeni (1.474), albanesi e senegalesi.
Tornando alla popolazione complessiva, i residenti dei 18 comuni del comprensorio sono in maggioranza femmine (55.293 contro 54.339 maschi). Negli ultimi 40 anni il numero dei minori di 25 anni si è quasi dimezzato da 47.825 del 1981 a 26.538 nel 2019. Notevole anche il dato relativo ai divorziati: nel 1981 erano 121 e nel 2019 3.909.
Una popolazione meno numerosa, più vecchia e multietnica, quella degli ultimi quattro anni, che gode di una maggiore sicurezza economica. Nel Dup, come osservato da Ottelli, «è possibile registrare una controtendenza rispetto allo stato di salute dell’economia della valle». Lo dimostra l’aumento del reddito medio: nel 2002 si attestava a 16.457 euro e dieci anni dopo è cresciuto fino a 21mila euro. Nel 2021 ha toccato il suo massimo con 24mila euro. Il reddito pro capite è passato dagli 11.801 del 2002 agli oltre 17 mila euro del 2021.
L’ammontare complessivo del reddito, che è pari a 1 milione 858 mila euro, proviene per la maggior parte da lavoro dipendente (58,64%), seguito dal reddito da pensione (28,87%), da partecipazione, da regime semplificato imprenditore, da lavoro autonomo, da fabbricati e, per ultimo, con uno 0,75%, da imprenditore. La fascia di reddito con più percettori (26.826) è quella compresa tra i 15mila e i 26mila euro. I detentori di un reddito oltre i 120mila euro sono 724.
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