La storia dell'igloo costruito a Nave nell'anno della grande nevicata

A volte è sufficiente pubblicare una manciata di fotografie sui social ed è subito amarcord. Per la serie «Te lo ricordi quando…?», nei giorni scorsi, sul gruppo Facebook «Nave storia e foto vintage» amministrato da Michele Rossetti, sono apparsi alcuni scatti risalenti al 13 e 14 gennaio del 1985, l’anno della grande nevicata.
E così ecco spuntare, vicino alla Cassa rurale, nella via conosciuta un tempo come «de rè de Püs», un igloo costruito da Oscar Pederzani, «el fiol de Bigi de Efa», un’opera realizzata in poco più di venti giorni. È stato Filippo Becchina a raccontarlo, con tanto di foto, sulla pagina social dopo aver ripreso l’episodio da un volume che tratta di storia locale. Il post, intitolato «Quando a Nave arrivarono gli eschimesi», racconta come Oscar Pederzani con l’arrivo della storica nevicata dell’85 «mise in atto il progetto sognato da anni: costruire un igloo, la tipica costruzione nordica - si legge -. Riuscì a fare 1.000 prismi di neve dura, costruendo una struttura del diametro di 3 metri e 20 centimetri».
Una volta portata a termine l’impresa e tappato bene il soffitto della struttura fatta di neve e ghiaccio, Pederzani ci passò la notte dentro chiuso in un sacco a pelo. La mattina dopo affermò di aver dormito come un angioletto da sera a mattina, «forse - viene osservato nel post - perché era distrutto dal lavoro fatto». Da allora sono trascorsi 38 anni e oggi «restano con orgoglio le foto, che testimoniano di come un sogno sia stato realizzato, e i complimenti da parte di tutto il paese, perché in quell’anno gli eschimesi arrivarono anche a Nave».
Questo post è stato molto apprezzato dagli iscritti al gruppo e ha permesso anche a chi è nato negli ultimi trent’anni di scoprire luoghi, personaggi e particolari inediti della Nave che fu. Questo ultimo ricordo è solo uno dei tanti: alla Vigilia di Natale erano già stati postati scatti della nevicata record. Ma non sono gli unici a destare curiosità: dallo scatto con la maestra Bono in classe con gli alunni vestiti col grembiule, ad una irriconoscibile piazza con tanto di tavolini che sorgeva dove oggi corre la ex Provinciale all’altezza dell’edicola di Nave, i meno giovani sono chiamati a correre indietro con la memoria, mentre i ragazzi scoprono chicche in bianco e nero che lasciano a bocca aperta.
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