La scuola del futuro la disegnano Vincenzo e Luca

Vincenzo Bernardelli e l’amico Luca Fogliata hanno vinto la sfida «scuoleinnovative»
Premiati. Vincenzo Bernardelli (a sinistra) con Luca Fogliata
Premiati. Vincenzo Bernardelli (a sinistra) con Luca Fogliata
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Parla valtrumplino uno dei migliori progetti premiati a Roma negli scorsi giorni dal Miur nell'ambito del concorso di idee «#scuoleinnovative». La sfida internazionale chiamava a raccolta le migliori 51 idee per la realizzazione di altrettante scuole sostenibili, all'avanguardia e a misura di studente sparse un po'in tutta Italia.

A sbaragliare gli altri candidati per quanto riguarda la sezione lombarda che nel bando faceva riferimento agli istituti superiori Francesco Gonzaga e al San Giovanni Bosco di Castiglione delle Stiviere sono stati due ingegneri di 28 anni: a capo del gruppo vincente c'è il gardonese Vincenzo Bernardelli, attulalmente impegnato come libero professionista in uno studio di Tavernole sul Mella. In coppia con lui l'amico e collega Luca Fogliata, che attualmente vive e lavora a Copenaghen in uno studio specializzato nella realizzazione di edifici scolastici.

I due hanno convinto la giuria proponendo un ambiente scolastico innovativo, che si svincola dalla tradizionale esperienza di apprendimento attraverso la creazione di spazi per l'apprendimento condiviso dei ragazzi, aree destinate alla discussione e al confronto e spazi individuali di concentrazione.

L'idea di scuola (costruita con i più recenti criteri antisismici ed ecosostenibili) elaborata da Bernardelli e Fogliata parte col ripensare l'ambiente della classe così come tutti noi la conosciamo: delle quattro pareti dell'aula una, in legno, può essere spostata e rimessa a posto, in modo da consentire all'insegnante di condurre lezioni condivise tra più classi. I banchi diventano modulari e possono essere disposti in molte posizioni diverse, sì da permettere ai ragazzi di lavorare sia singolarmente, sia in gruppo.

Le lezioni, all'occorrenza, possono spostarsi dalla classica aula all'esterno, su scalinate a gradoni, e sono inoltre previste anche aree deputate alla riflessione dove il singolo studente o l'insegnante possono fermarsi in solitudine. All'esterno un laghetto per la fitodepurazione che fornirà l’acqua per i vicini orti scolastici.

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