Il genio di Jacovitti sorride a Gardone Valtrompia, Nada e Marcorè cantano al Maniva

Anche la Valtrompia bussa alle porte di Bergamo-Brescia Capitale della Cultura, con due progetti realizzati da Comunità montana e Civitas: si tratta della mostra «Jacovitti genio del sorriso nel centenario della nascita», allestita nel Museo delle armi di Villa Mutti Bernardelli, a Gardone (inaugurazione oggi, sabato, alle 18) e del «Cûlmà Fest», festival di musica, arte e natura, in calendario il 25 giugno al Monte Maniva, con eventi collaterali dal 21 maggio in tutta la vallata.

Nell’esposizione - visitabile sino al 25 giugno - si trovano oltre cento disegni originali dell’artista: schizzi, vignette, tavole di fumetti e illustrazioni, tra cui le prime realizzate negli anni Quaranta per «Il Vittorioso», i disegni di Pippo e la guerra, Mandrago e L’Onorevole Tarzan, le tavole del mitico «Diario Vitt» (realizzato dal 1949 al 1980, icona degli studenti del tempo); e poi le collaborazioni con i giornali per ragazzi «Corriere dei Piccoli» e «Il Giornalino», con gli originali di Tom Ficcanaso, Occhio di Pollo, Jack Mandolino e Chicchirino.

Molti ricordano Cocco Bill, il cow-boy con la sigaretta storta, pistolero senza eguali e difensore della legge: in mostra armi da collezioni private legate all’immaginario del Far West. La rassegna è curata da Silvia Jacovitti e Dino Aloi, in collaborazione con Fabrizio Zubani.

I concerti

Il 25 giugno, due appuntamenti con la musica in collaborazione con Ground Music Festival al Maniva: alle 11 con Nada e alle 16, «Duo di tutto», con Neri Marcorè tra musica popolare e canzone d’autore (prevendite su Vivaticket, biglietto 10 euro, 5 per residenti in Val Trompia, under 25 e over 65; abbonamento giornata: 15 o 10 euro). Il «Cûlma Fest» si aprirà il 21 maggio a Brescia nell’Hu-Bs di Palazzo Martinengo, con la presentazione dell’opera di Ogliari Badessi «Gigetto», installazione trasportabile su ruote raffigurante un girino lungo 4 metri.

Gigetto viaggerà in Val Trompia facendo scoprire i luoghi della cultura e si collegherà al «Bufonoide», un rospo di 5 metri che da fine maggio sorveglierà il Maniva.

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