Giallo di Marcheno: bacca o capsula? Si aspettano risposte

Domani potrebbe essere uno dei giorni più importanti dall’8 ottobre scorso, da quando Mario Bozzoli è svanito nel nulla
Giuseppe Ghirardini
Giuseppe Ghirardini
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Domani potrebbe essere uno dei giorni più importanti dall’8 ottobre scorso, da quando Mario Bozzoli è svanito nel nulla. Domani è infatti il giorno in cui a Parma, nei laboratori del Ris, sarà analizzato il corpo estraneo trovato nello stomaco di Giuseppe Ghirardini, il 50enne addetto ai forni della Bozzoli, scomparso mercoledì 14 e trovato quattro giorni dopo senza vita nei boschi tra Ponte di Legno e il passo del Tonale.

Gli inquirenti sono alla ricerca di sostanze venefiche e partono da una probabilità, che ha tutte le sembianze di una certezza: quella «bacca» di naturale, anticipano gli investigatori, ha poco, per non dire nulla, sembra più una capsula, di origine quindi artificiale.

Domani, ammesso e non concesso che l’accertamento non richieda più tempo del previsto e che quindi non si debba attendere sino a venerdì o all’inizio della prossima settimana, si potrà sapere qualcosa di più di quell’oggetto. L’indagine sul doppio giallo che non dà tregua agli inquirenti da più di un mese potrebbe arrivare ad una svolta. Le ipotesi sulla sparizione di Mario Bozzoli e sulla morte del suo dipendente - uno degli ultimi che l’ha visto prima della sua sparizione - potrebbero ridursi agevolando la ricostruzione di pm e carabinieri.
 

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