Gardone, acqua a giorni alterni a Caregno a causa della siccità

Ordinanza del sindaco per la notevole riduzione delle portate della sorgente
Una veduta dei prati di Caregno - © www.giornaledibrescia.it
Una veduta dei prati di Caregno - © www.giornaledibrescia.it
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Qualche tempo fa Lodrino e Caino, poche settimane addietro Nave, ora Gardone: negli ultimi anni la siccità sta colpendo duro in Valtrompia. Nei giorni scorsi il sindaco Pierangelo Lancelotti ha firmato un’ordinanza che sancisce l’erogazione a giorni alterni dell'acqua potabile in località Caregno.

«A causa della particolare situazione meteorologica in corso - si legge nel comunicato diramato dal Comune -, è stata rilevata una notevole riduzione delle portate di acqua potabile captata dalla sorgente denominata Fontana della salute.  Le portate degli acquedotti comunali in tale località risultano pertanto notevolmente diminuite risultando insufficienti e pregiudicando in alcuni momenti la normale erogazione».

Non è la prima volta, come spiega il primo cittadino, che a Caregno viene applicata questa procedura facendo riferimento alla soglia critica indicata da Azienda Servizi Valtrompia. Talvolta anche le fonti che riforniscono Magno sono in sofferenza e di notte viene tolta l’acqua: passaggio, questo, che al momento non si è però ancora reso necessario. Mentre per Magno è possibile sopperire tramite il pozzo di Rovedolo, la medesima rete non riesce a raggiungere Caregno, che si trova decisamente più in alto.

Va poi detto che piove poco e, quando piove, come accaduto lo scorso martedì, le perturbazioni si riversano sottoforma di bombe d’acqua più o meno violente, che non permettono al terreno di assorbire le grandi quantità di acqua scese del cielo. Una soluzione alle problematiche di approvvigionamento idrico è però quasi dietro l’angolo.

«L’acquedotto di Valle, che arriverà fino a Villa Carcina, nei prossimi anni risolverà questi disagi - spiega Lancelotti - almeno per i paesi che incontrerà inizialmente lungo il suo percorso, come il nostro: in Comunità montana le procedure per la sua realizzazione sono già in fase avanzata e ci sono anche i soldi del Ministero».

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