Caso Bozzoli, la moglie dell'imprenditore: «Per me è sempre doloroso, ma ho fiducia»

Irene Zubani commenta così l'ultima udienza sull'omicidio di Mario Bozzoli, in attesa della sentenza a fine settembre
L'intervista a Irene Zubani, vedova di Mario Bozzoli
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Sono passati sette anni dalla morte di suo marito, ma per la vedova di Mario Bozzoli udienze come quelle di oggi continuano a essere pesanti. «È stata una giornata veramente impegnativa, sentire parlare del forno non è semplice» ha detto Irene Zubani fuori dall’aula del tribunale di Brescia dove la Corte d’Assise ha riaggiornato il processo all’8 settembre per avviarsi alla sentenza sul caso che vede imputato suo nipote, Giacomo Bozzoli, per l’omicidio e l’occultamento del cadavere di Mario Bozzoli, scomparso nella fonderia di Marcheno nel 2015.

Nel pomeriggio il pubblico ministero ha modificato il capo di imputazione tornando, di fatto, all’ipotesi originaria secondo la quale l’imprenditore è stato ucciso nel forno della fonderia. Ma per Zubani, nonostante il sollievo di vedere il processo progredire, «ci si dimentica spesso che stiamo parlando della vita di un essere umano, di mio marito, non un semplice oggetto che è stato buttato in un forno».

La fiducia verso la sentenza che dovrebbe arrivare tra il 29 e il 30 settembre, però, rimane intatta. «Non posso perderla - ha concluso -. Sono sicura che a qualcosa servirà. Ogni volta per me è un tuffo nel passato, il dolore resta sempre vivo».

 

 

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