Bozzoli, dopo il giallo il Comune al Tar contro la nuova fonderia

Il Comune di Marcheno ha impugnato l'atto con cui la Provincia autorizza la nuova proprietà ad avviare la produzione
NO ALLA NUOVA FONDERIA
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A Marcheno, in via Gitti, nulla è cambiato, ma allo stesso tempo tutto è diverso da quando Rvd ha acquistato dal liquidatore i capannoni della fonderia. L’insegna in giallo-nero su sfondo bianco «Bozzoli» al cancello di ingresso è stata rimossa. Sparita, ultima cifra di quel mistero che si lega a Mario Bozzoli, appunto, contitolare col fratello Adelio dell'impresa quell'8 ottobre 2015 quando svanì nel nulla.

«Dopo tre anni tutti attendiamo ancora di capire cosa sia successo» è il pensiero del sindaco di Marcheno Diego Bertussi. Sindaco che ha bussato alle porte del Tar impugnando l’atto dello scorso 25 giugno con il quale la Provincia ha dato il via libera alla «volturazione dell’autorizzazione integrata ambientale (Aia) dalla Bozzoli a Rvd srl». I cittadini di Marcheno, in altre parole, non ci stanno e non vogliono vedere ripartire la fonderia. 

 

Le ragioni del ricorso e il servizio integrale sull'edizione del Giornale di Brescia in edicola oggi, sabato 1° settembre, scaricabile anche da qui

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