Vandali dagli Alpini, minori denunciati grazie alle fototrappole

Non si è trattato di casi isolati. Ma di una trasgressione che è diventata un’abitudine e che si è ripetuta nel corso del mese di maggio, anche a pochi giorni di distanza. Incursioni vandaliche e furti alla sede degli alpini di Paitone, che si sono lasciati dietro una lunga serie di danni e l’amarezza di chi si dedica al prossimo e diventa, inopinatamente, vittima.
Grazie alla perseveranza delle penne nere e a una rapida indagine dei carabinieri i responsabili sono stati individuati e denunciati: si tratta di quattro minorenni che abitano tra Nuvolento e Muscoline.
La sede degli alpini di Paitone, che sorge in via Stefano Allocchio, è stata nelle scorse settimane più volte obiettivo di vandali che non si sono fermati davanti a nulla pur di mettere in pratica il loro piano. Il bottino ammonta a «due bottiglie di vino chiaretto e qualche bibita» spiega il capogruppo Giacomo Bertelli ma i danni «sono di diverse migliaia di euro».
Le settimane centrali di maggio sono state uno stillicidio: il primo e più violento raid è stato la sera del 15 maggio. Il gruppo, formato da diverse persone, ha forzato il portoncino blindato del complesso dei bagni, forse sperando che fosse collegato al salone principale. Non contenti, i ragazzi hanno tentato di sfondare la porta blindata di accesso alle cucine, senza riuscirci e allora, per accedere al salone, hanno smurato le inferriate di una finestra. All’interno hanno messo a soqquadro tutti gli ambienti, hanno bivaccato con quel poco che hanno trovato da mangiare e da bere, e hanno portato via il resto. Due sere dopo la scena si è ripetuta, ma con meno fortuna. Nel frattempo infatti le penne nere, instancabili lavoratori, avevano rimurato le sbarre alle finestre e sostituito le porte, rinforzando le serrature. Nessuna incursione negli ambienti, ma danni comunque pesanti.
Oltre a rimboccarsi le maniche però gli alpini si sono anche presentati dal maresciallo Nicolais Napolitano, comandante della stazione di Nuvolento, e insieme hanno studiato il posizionamento di una fototrappola. Poche sere dopo la telecamera nascosta ha immortalato i vandali, uno dei quali a volto scoperto, mentre armati di spranghe entravano nel giardino della sede. Immagini che, nelle mani dei militari, hanno permesso di arrivare a nomi e cognomi: si tratta di ragazzi tra i 16 e i 17 anni residenti tra Nuvolento e Muscoline e che sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per i minorenni per furto e danneggiamento in concorso.
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