Valsabbia

Sant’Antonio, ora cala il sipario sulle polemiche

Si avvia alla conclusione la travagliata vicenda della ristrutturazione del teatro di Sopraponte di Gavardo
Il S. Antonio di Gavardo - Foto © www.giornaledibrescia.it
Il S. Antonio di Gavardo - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Si avvia alla conclusione la travagliata vicenda della ristrutturazione del teatro Sant’Antonio di Sopraponte. Un intervento, quello che ha riguardato la sala della frazione gavardese, accompagnato negli anni da polemiche molto accese.

Il teatro, di proprietà della Parrocchia e ormai da tempo in disuso, era stato recuperato a cura del Comune, attraverso la partecipata Gavardo Servizi, nell’ambito di un accordo che prevedeva in cambio la cessione al Comune stesso del diritto di superficie per trent’anni. L’operazione era stata fortemente osteggiata dalle minoranze, che ne avevano contestato l’opportunità, anche per via del costo complessivo, pari a circa un milione e mezzo di euro.

Piuttosto tribolato era risultato pure l’andamento dei lavori che, iniziati nel 2014, erano stati completati solo nel dicembre 2016. A inaugurazione effettuata, poi, si erano palesate serie problematiche relative all’acustica, problematiche che rendevano la sala di fatto inadeguata per accogliere concerti o spettacoli teatrali.

Nei mesi scorsi, grazie anche a un finanziamento erogato dalla Comunità Montana, era stato possibile attuare l’intervento di adeguamento sonoro dell’edificio, mediante l’installazione di rivestimenti fonoassorbenti e di allestimenti scenici (tenda d’ingresso, quinte, fondale, sipario e riquadri) in tessuto pure ad alta assorbenza fonica. Ora il rinnovato teatro soprapontino potrà finalmente riaprire i battenti in via definitiva. La fruizione della struttura sarà consentita anche a realtà esterne, previo pagamento di una quota che verrà stabilita dall’amministrazione comunale, sulla base di un tariffario che verrà aggiornato di anno in anno.

 

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