Valsabbia

Prevalle, cade in bici e viene travolto dalla moglie in auto: la vittima in Italia da pochi mesi

L’uomo, 53 anni, lascia tre figli in età scolare. La salma è già stata restituita per i funerali
La bicicletta travolta dall'auto - Foto Gabriele Strada /Neg © www.giornaledibrescia.it
La bicicletta travolta dall'auto - Foto Gabriele Strada /Neg © www.giornaledibrescia.it
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«La cittadinanza è attonita per l’accaduto. Un incidente di questa gravità non lascia spazio a commenti, ma solo al silenzio e al cordoglio per il dolore della famiglia e il lutto che attraversa in generale la nostra comunità». Il sindaco Damiano Giustacchini a distanza di 24 ore dall’investimento mortale di Prabjot Singh da parte della moglie 45enne raccoglie i sensi del lutto che si è diffuso a Prevalle per la morte improvvisa e violenta del 53enne che in bicicletta è stato travolto e ucciso dall’auto della moglie.

Le reazioni

«La donna, in Italia con tre figli da almeno cinque anni, è neopatentata. Secondo i primi accertamenti nella guida dell’auto avrebbero influito le pessime condizioni della strada dovute al forte temporale in corso e forse a qualche incertezza residua di chi era alla guida in quelle condizioni». Secondo gli accertamenti svolti dalla Stradale di Salò l’uomo stava pedalando con la sua bicicletta quando ha incontrato la moglie con la figlia 18enne in auto. Nel percorrere una rotatoria tra via Dante Alighieri e via Alessandro Manzoni, la moglie ha perso il controllo della Suzuki monovolume e sbandando ha travolto il marito. La piccola utilitaria ha poi terminato la sua corsa su un’aiuola, abbattendo un cartello stradale.

In Italia

Prabjot era giunto in Italia dall’India solo ad inizio anno: «Si trovava a Prevalle da pochi mesi. Si tratta di un ricongiungimento su cui la famiglia avrebbe costruito il proprio percorso futuro. Tre i figli: un bimbo di 7 anni, una ragazzina che frequenta le scuole medie e una adolescente. La ragazza era mercoledì sera in auto con la madre quando è avvenuto l’investimento» continua il Sindaco.

Mentre non è stata stabilita la data dei funerali, già l’altroieri l’autorità giudiziaria ha rilasciato la salma per gli adempimenti. Non è da escludere che secondo la trazione indiana il 53enne possa essere sottoposto a cremazione ed i resti inviati nella terra natale. Nel frattempo resta l’incredulità per l’accaduto. Ieri in molti si sono recati sul luogo dell’incidente dove solo le tracce a terra dei rilievi eseguiti dagli agenti mostravano il segno della tragedia.

L’appello

«È veramente incredibile pensare che una vita si possa spezzare in questo modo. Mercoledì sera, dopo il temporale, l’auto azzurra della donna e la bicicletta del marito sono rimaste a lungo nella rotatoria chiusa al traffico. Sembravano i muti testimoni di un fatto accaduto fuori dal tempo e dallo spazio. Invece erano i marginalia di una tragedia imprevedibile e dalla portata devastante per questa povera famiglia» commentavano ieri sul luogo dell’incidente alcuni residenti.

«In pochi conoscono questa famiglia per la riservatezza che gli indiani hanno nelle comunità in cui vivono. Si tratta di gente che lavora e che non crea problemi. I bambini sono integrati e frequentano i doposcuola. Questa tragedia non ci voleva. Come comunità dovremo aiutarli da oggi in poi» è stato detto a più voci. 

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