Valsabbia

Preseglie, muore 9 giorni dopo la lite: «C’è nesso di causa»

Per i periti la spinta causò la morte del vicino di casa, il 65enne Fulvio Ferremi. La difesa non ci sta
Spinge il vicino di casa che, dopo 9 giorni muore © www.giornaledibrescia.it
Spinge il vicino di casa che, dopo 9 giorni muore © www.giornaledibrescia.it
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Una battaglia tra esperti senza esclusione di colpi. Questo il bilancio del confronto che si è tenuto in Corte d’assise tra i periti dei giudici e il consulente della difesa nel corso del processo per l’omicidio preterintenzionale di Fulvio Ferremi, il 65enne falegname di Preseglie morto il 9 novembre di quattro anni fa in seguito ad una emorragia celebrale provocata, almeno per l’accusa, dalla spinta che nove giorni prima gli avrebbe assestato, al culmine di una lite per confini territoriali, Graziella Zani, la vicina di casa oggi a processo.

Che finisse così era nelle cose: in ballo del resto c’è tutto l’oggetto del processo. Periti e consulenti erano chiamati a stabilire la sussistenza del nesso di causalità tra il decesso dell’uomo e l’azione dell’imputata. Quindi la sostanziale fondatezza dell’accusa.

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