Nella terra del Bagòss si scommette sul turismo

Le suggestive vie del centro storico sono ancora addobbate di azzurro e di rosso, striscioni, bandiere e gagliardetti di Ösnà, il drago, e Cävrìl, la capra, le contrade che si sono sfidate nella prima metà di agosto. Un segno dell’identità comunitaria di Bagolino, orgoglioso delle sue tradizioni e della sua storia, che esercitano un fascino speciale verso i forestieri, ospiti di passaggio o turisti. Nelle prossime settimane i delegati dell'Associazione Borghi più belli d’Italia arriverà qui per valutare la richiesta del sindaco Gianzeno Marca di accogliere anche Bagolino nella famiglia. Un tassello, simbolico, per certificare la vocazione turistica del Comune, con un territorio che offre un pacchetto invidiabile: dall’acqua del lago d'Idro a Ponte Caffaro alle vetta del Monte Boia a 2.600 metri, passando dal Maniva.
Maniva
Natura, ambiente, sport, storia e cultura: «Stiamo facendo uno sforzo per avere uno sguardo lungo sul futuro scommettendo sul turismo», conferma il sindaco Marca. Vale per Bagolino come per Ponte Caffaro. Sul territorio sono previsti notevoli investimenti. Entro l’anno prossimo sarà sistemata la strada che porta al Maniva, mentre la Regione ha dato il via libera al Patto territoriale che destina 13 milioni per migliorare la stazione sciistica e le infrastrutture del comprensorio del Maniva. A beneficio del turismo anche bagolinese e valsabbino. Intanto si fanno i primi bilanci della stagione in corso.
«Un anno eccezionale, una ricarica per gli operatori del settore, ne avevamo bisogno», dice il sindaco, che di mestiere fa l'albergatore al Gaver. «Bagolino - insiste - punta molto sul turismo. Siamo in una posizione strategica, tanto più favorevole quando saranno realizzati i lavori sul Maniva». Campeggi, b&b, case vacanze, seconde case sono l'offerta ricettiva del paese. «Abbiamo bisogno di posti letto alberghieri», sottolinea il sindaco. «Stiamo lavorando con i privati per portare qui un resort». A Bagolino arrivano soprattutto ospiti «che vogliono vivere il paese, conoscere il territorio, la sua storia, le sue eccellenze. Entrare fra i Borghi più belli d’Italia significa presentare un bel biglietto da visita, vantare una garanzia di qualità».
Pedonale
Sulla centrale via S. Giorgio apre l'Ufficio turistico. «Siamo più che soddisfatti per la stagione», dice il presidente della Pro loco, Daniele Scalvini. A Bagolino e a Ponte Caffaro, oltre ai soliti tedeschi e austriaci, si sono rivisti tanti olandesi. Ma servono posti letto alberghieri, così come zone camper bene attrezzate, ribadisce Scalvini, regista di un lungo e apprezzato cartellone di eventi per residenti e turisti, che chiuderà a Natale con l’esposizione dei presepi nel borgo. Scalvini auspica che «si possa pedonalizzare il centro storico, in certi giorni ed orari, perché sarebbe indubbiamente un forte richiamo» («Ci arriveremo», promette il sindaco).

Se Bagolino è il borgo, Ponte Caffaro è il lago. «La stagione è cominciata già alle Pentecoste grazie al meteo favorevole ed è proseguita decisamente bene», osserva Ugo Lorenzi, titolare del camping Pian d’Oneda. Quest’anno ha ospitato più tedeschi e austriaci del solito. «Amano fare sport, andare sulle piste ciclabili, fare kitesurf. Arrivano, si sistemano e poi vanno in giro per il territorio in bici». Lorenzi è fra gli operatori che credono e investono nello sviluppo turistico del paese. Entro fine anno aprirà una casa vacanza con cinque alloggi nel borgo di San Giacomo. «L’anno prossimo - annuncia il sindaco Marca - faremo un intervento di riqualificazione della spiaggia di Ponte Caffaro». Dal lago al Maniva: Bagolino per tutti i gusti e le stagioni.
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