Mobilità, l'odissea degli studenti di Bagolino: 12 ore fuori casa per andare a scuola a Tione

Dalle 5 alle 18, ovvero dodici ore, tutti i giorni. Tanto stanno via di casa i 46 alunni di Bagolino che frequentano le scuole superiori a Tione. Non molto di meno i 22 che invece partono dalla frazione Ponte Caffaro. «E scrivete sui vostri rapporti che il servizio di trasporto pubblico per l’alta Valle Sabbia è buono?» ha detto ieri il sindaco bagosso Gianzeno Marca ai responsabili dell’Agenzia del Tpl, in occasione di una riunione coi sindaci per fare il punto della situazione e per spiegare la necessità di alzare il prezzo dei biglietti.
«Non esiste che al giorno d’oggi i cittadini che vivono una realtà periferica come la nostra debbano ancora pagare l’isolamento e che venga a mancare il sacrosanto diritto allo studio» ha rincarato Marca.
Poi ci spiega che per riuscire ad arrivare a scuola in tempo i ragazzi salgono sul pullman alle 6.20 e arrivano a Lodrone alle 6.40. Qui aspettano venti minuti la «coincidenza» di Bus Trentino che parte alle 7, portandoli a Tione per le 7.30. La scuola non apre prima delle 8.
Chi sono
A essere penalizzati soprattutto i ragazzi che frequentano il Professionale che forma gli elettricisti, che hanno molte ore di scuola al pomeriggio, ma anche coloro che frequentano l’Itis ad indirizzo sportivo. Non c’è alternativa per frequentare quegli indirizzi, se non prendere la via del convitto, con tutto quello che ne consegue. Il rientro a casa non avviene prima delle 18.
«A parte il tempo che stanno via di casa, troppo, c’è il fatto che trascorrono ogni giorno almeno quaranta minuti per strada, cosa che soprattutto in inverno è inconcepibile – ci dice il sindaco -. Ho espresso questo malessere vissuto dai miei concittadini con toni pacati, come è mio solito, scrivendo anche in Regione, ma se la situazione non cambierà a settembre, sono pronto alle barricate».
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