Il romét nel tronco del pino strappato dalla tempesta

E tornato il «romét» (l’eremita) all’eremo dei santi Gervasio e Protasio. Dalla parte opposta dell’impluvio del torrente Caffaro osserva, controlla e protegge l’abitato di Bagolino come faceva quando il rischio d’incendio fra le abitazioni in pietra e legno era altissimo. È tornato con motosega, sgorbia e scalpello, attrezzi utilizzati con maestria da quattro scultori bagossi che da anni frequentano la Scuola del legno di «La Busier» a Praso, nel vicino Trentino.
Sono Claudio Lombardi, Ettore Butchiewiez, Giancarlo Bordiga e Saverio Fusi, che hanno accolto volentieri un’idea del gruppo di lavoro degli Amici di San Gervasio: realizzare una scultura in quel che restava, ancora solido nel terreno, del secolare pino silvestre la cui ombrosa chioma, che proteggeva l’eremo, è stata strappata via dalla tempesta Vaia nel 2018, che anche qui ha picchiato duro.
Quanto fosse vecchio quell’albero l’ha rivelato il conteggio degli anelli di crescita, arrivato a 220. Il ligneo «romét» è stato scoperto davanti ad un piccolo numero di fedeli entusiasti lassù riuniti nei giorni scorsi in occasione della messa celebrata dal prevosto don Paolo Morbio e da allora ha ripreso a scrutare il paese. Travagliata l’esecuzione dell’opera. Una volta approvato il progetto artistico, infatti, è del 19 gennaio 2020 il primo «assaggio» con la motosega e dopo tre sedute «di abbozzo», causa Covid, tutto è stato sospeso.
«Quando abbiamo potuto riprendere a scolpire, l'opera è stata conclusa velocemente, in tutto in dieci sedute, anche se abbiamo impiegato un anno e mezzo per portarla a termine a causa dei divieti di spostamento e di incontro» hanno detto gli autori. A dar loro manforte, per gestire la complessa logistica, una squadra di volonterosi: Damiano Fusi, Domenico Pelizzari, Egidio Caré, Antonio Fusi, Marzio Fusi, Livio Stagnoli, Franco Gagliardi. Da rilevare che, ancora una volta, la tutela della comunità nei suoi svariati aspetti e bisogni è stata affidata al lavoro di tanti volontari, che ben volentieri si sono attivano per il bene comune: una risorsa imprescindibile.
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