Valsabbia

Il ricordo vivo di Oriano Ceresa

In paese nessuno dimentica il sindaco morto a novembre. In sua memoria raccolti 10mila euro per la scuola materna
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Se n'è andato con un grazie, fissato nero su bianco sull'ultimo editoriale scritto per il periodico comunale. Pubblicazione stampata e distribuita quando ormai lui non c'era più.
Oriano Ceresa era il sindaco di Barghe e si è spento lo scorso 29 novembre, vittima di una terribile malattia che lo aveva colpito al cervello e che se l'è portato via in meno di un anno. Ne aveva vissuti quarantotto. Ha pianto la maestra Roberta, quando si è trovata a dover commentare quelle poche righe. Hanno pianto i cittadini di Barghe che se le sono ritrovate in prima pagina sul periodico comunale.

Lacrime mute, di una commozione che fatica a trovare soluzione. Perché se è vero che le spoglie di Oriano Ceresa riposano ormai da un mese nel piccolo cimitero di Barghe, i suoi concittadini non riescono ad «andare oltre», come si dice. Non sono bastate le parole di don Franco quando ha esortato i fedeli a ringraziare il Signore per quanto Oriano era riuscito a fare nella sua pur breve esistenza. Sono scivolati via i minuti di silenzio in sua memoria, sommati in ore durante le decine di manifestazioni sportive, ludiche o culturali che hanno affollato il dicembre barghense. Tutto inutile.

Provate ad andare sul sito istituzionale (www.comune.barghe.bs.it) e vedrete che Oriano Ceresa è ancora indicato come sindaco, nonostante la home page riporti in più casi recenti aggiornamenti. Sul periodico comunale uscito per gli auguri di Natale è ancora lui il direttore responsabile. E chiedete in paese chi sia adesso il sindaco: in tantissimi non sanno che cosa rispondere.
Intanto in memoria del sindaco scomparso fioccano lodevoli iniziative. Una fra tutte la decisione della famiglia di chiedere, durante i funerali, di evitare i fiori, con la richiesta, eventualmente, di devolvere la spesa alla locale scuola materna, della quale Oriano Ceresa si è occupato per decenni: ebbene, le offerte, ma solo fino a questo momento, hanno quasi raggiunto i 10 mila euro.

«Siamo ormai prossimi al Natale che solitamente è occasione di scambio di regali e auguri - ha scritto Oriano sulla pubblicazione postuma, che riprendiamo solo in parte -, il mio vuole essere semplicemente un grazie verso i miei amministratori, le maestre, i reduci, i combattenti e la loro madrina, le associazioni, tutti coloro che si stanno impegnando per una gestione attiva del Comune e tutti i miei concittadini».
In una successiva comunicazione «Oriano - dice Roberta Ognibeni, assessore alla Cultura - ha espresso il desiderio che il notiziario potesse uscire per Santa Lucia. Sperava così di poterlo ancora leggere, ci teneva tanto. Un messaggio che mi rattristò molto: capii, in quel momento, che la speranza lo stava abbandonando.

«Oggi Oriano - conclude l'assessore - non è più fisicamente tra noi, rimane, però, nelle nostre menti e nei nostri cuori, sarà sempre un modello di passione, capacità, impegno, onestà, determinazione nell'amministrare la cosa pubblica. Ci mancherà».

Ubaldo Vallini

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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