Valsabbia

Baita trasformata in base di spaccio, bresciani arrestati

Smantellato un traffico di stupefacenti attivo tra le province di Trento e Brescia
La baita utilizzata per lo spaccio era molto isolato © www.giornaledibrescia.it
La baita utilizzata per lo spaccio era molto isolato © www.giornaledibrescia.it
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Una baita di montagna come base di un grosso giro di spaccio, con oltre 1.100 cessioni di stupefacenti, smantellato ora dai carabinieri in Trentino. Dieci ordinanze di custodia cautelare, sette persone in carcere e tre agli arresti domiciliari, circa un chilo e mezzo di sostanze stupefacenti, tra cocaina, hashish e marijuana sequestrate, così come oltre 1.000 euro in contanti, ritenuti frutto dell'attività illecita.

Questi numeri dell'operazione «Judicarien», condotta dal Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia carabinieri di Riva del Garda, guidata dal comandante Marcello Capodiferro, e coordinata dal pm Davide Ognibene, che ha smantellato un traffico di stupefacenti attivo tra le province di Trento e Brescia.
Nel corso dell'indagine, presentata questa mattina in conferenza stampa in Procura a Trento, sono state accertate oltre 1.100 cessioni per un totale stimato di 2 chili di cocaina e 6 chili di hashish e marijuana (per un valore al dettaglio di 400mila euro).

L'indagine è nata nell'aprile 2017 in seguito ad alcuni controlli sul territorio svolti dai carabinieri in val Giudicarie. In quelle circostanze erano state fermate cinque persone, colte in flagranza di reato perché in possesso di cocaina. L'analisi della sostanza svolta nei laboratori di Laives, in Alto Adige, ha permesso di stabilire che si trattava sempre della stessa qualità di stupefacente. In questo modo i carabinieri hanno potuto avere un primo indizio di una probabile attività di spaccio nella valle e quindi disporre accertamenti più mirati.

In particolare - secondo gli investigatori - lo spaccio avveniva sulla piazza di Brescia, dove alcune delle persone fermate gestivano il traffico di sostanze stupefacenti, ma fornivano anche, con quantità ingenti, cocaina in particolare, alcuni trentini. Come D.S., 55 anni, originario del padovano ma residente in Valdaone, e la compagna, T.B., bresciana residente a Tione, di 45 anni.

Secondo quanto accertato dalle indagini dei carabinieri, la coppia gestiva successivamente lo spaccio al dettaglio nelle Giudicarie con l'aiuto di altre cinque persone, tutte residenti a Tione: due uomini di 29 anni, un giovane di 21 anni, un'altro di 18 anni ed un uomo di 48 anni, questi ultimi tre agli arresti domiciliari.

Il 55enne utilizzava una baita di montagna in località Batoe, a Valdaone, in posizione molto isolata, da cui poteva agevolmente controllare la via di accesso alla sua casa e perciò vedere chi stesse arrivando. Per raggiungere la baita ed arrestare l'uomo, i carabinieri hanno chiesto l'appoggio dei vigili del fuoco, che con mezzi speciali hanno consentito ai militari di percorrere il fondo ghiacciato e giungere all'abitazione.

 

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