Valcamonica

Volontari all’opera e mille iniziative: tutti vogliono la rinascita di Niardo

A una settimana dalla alluvione c’è ancora molto da fare. Le forze in campo non sono ancora calate
Mezzi nelle strade colpite dall'alluvione di Niardo - Foto Gabriele Strada Neg © www.giornaledibrescia.it
Mezzi nelle strade colpite dall'alluvione di Niardo - Foto Gabriele Strada Neg © www.giornaledibrescia.it
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Sono passati sette giorni esatti dall’alluvione di Niardo: i torrenti Re e Cobello, che solcano per intero il paese, sono esondati nella notte tra mercoledì e giovedì scorso, trascinando a valle almeno cinquantamila metri cubi di materiale, tra cui anche massi enormi, che sono finiti nelle strade, sulla ferrovia e la ex statale 42, nelle case e nelle attività commerciali e artigianali delle località Crist e Brendibusio, ma anche lungo via Primo Maggio e collaterali.

In una settimana non si può dire che Niardo non abbia cambiato aspetto: gli enormi ammassi di detriti sono stati in parte portati via, verso una cava della bassa Valcamonica e anche moltissimo fango è stato spostato. Ma tanto, tantissimo è ancora da fare, anche solo per dare una parvenza di normalità.

Solidarietà

Le forze in campo non sono calate: i vigili del fuoco, soprattutto i nuclei per il movimento terra, sono ancora tutti al lavoro con i loro mezzi e per controllare gli edifici pericolanti e anche la protezione civile non ha mai smesso di inviare uomini, da tutta la Valle e da tutta la provincia. A stupire è anche la costanza dei volontari «civili», semplici cittadini che, forse anche approfittando del periodo di ferie, continuano a presentarsi al banco della proloco Niardo, posto alla rotonda del Crist, per dare la loro disponibilità, muniti di stivali di gomma e badile.

In particolare, sono tantissimi i giovani che hanno dato una mano, sia lo scorso weekend, sia in settimana, a spalare: c’è qualcuno che ha già ribattezzato questo moto spontaneo e amicale il «patriottismo giovanile camuno».

Il sindaco Carlo Sacristani ha affermato che i volontari della parrocchia sia sabato sia domenica hanno distribuito almeno mille pasti ad altrettanti volontari, ringraziando tutti con gli occhi lucidi. E chi non può prestare braccia e gambe, apre il portafogli e dona a una delle raccolte fondi aperte. Oppure, ancora, organizza iniziative o si offre per prestare un servizio o per regalare qualche ora del proprio lavoro per i niardesi (la colletta della proloco Niardo è già oltre 18mila euro di piccole donazioni).

Solo per fare qualche esempio, tra i tanti gesti, il negozio Happy Moda di Niardo donerà una percentuale sugli acquisti di agosto e domani la serata latina delle Fontanelle di Esine devolverà l’incasso a sostegno dei Comuni di Niardo e Braone; la Pro Nadro sta raccogliendo prenotazioni per i «casonsei de Nader» e quanto guadagnerà sarà donato alle due comunità e, nei giorni scorsi, il food track «Lo spiedo bresciano» ha preparato da mangiare ai volontari.

E poi ancora i Balarì de l’Adamel faranno uno spettacolo con ricavi in beneficienza, la ditta Fm porte sezionali offre prezzi scontati per sistemare le porte danneggiate, mentre la concessionaria Sagrini di Darfo offre manodopera gratuita ai residenti che hanno subito danni alle auto (tre ore di lavoro al giorno per trenta giorni).

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