Valcamonica

Trovato morto in camera, Matteo torna a casa

Matteo Silini può tornare a casa. La Procura della Repubblica di Trento non ha disposto l’autopsia sul corpo del 20enne camuno
MATTEO TORNA A CASA
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Matteo Silini può tornare a casa. La Procura della Repubblica di Trento non ha disposto l’autopsia sul corpo del 20enne camuno morto all’improvviso mercoledì pomeriggio nella sua camera dello studentato Nest della città trentina. E neppure la famiglia ha chiesto un esame autoptico sul cadavere che sarà così rapidamente trasferito a Temù dove la sua famiglia risiede e dove gestisce un albergo e una impresa edile.

I genitori e la sorella di Matteo Silini hanno raggiunto Trento in mattinata e hanno incontrato i responsabili della struttura che da alcune settimane era la casa dello studente di ingegneria. Hanno raccolto i vestiti e gli effetti personali, hanno portato fuori l’auto di Matteo rimasta nello stesso posto in cui lui l’aveva posteggiata.

I signori Silini e la sorella di Matteo hanno parlato a lungo con i suoi vicini di stanza, hanno ascoltato il racconto di quel maledetto pomeriggio. Le stesse parole già finite nei verbali della Questura di Trento e ripetute più volte. Alle 13, quando sono andati a pranzo hanno chiamato Matteo perché scendesse con loro, lo hanno sentito russare e non lo hanno disturbato. Sono tornati un’ora più tardi e si sono accorti che stava ansimando e rantolando. Hanno chiesto aiuto ma Matteo è spirato poco dopo il ricovero in ospedale. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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