Valcamonica

Tre bandi mirati per i 40 anni del sito Unesco

È iniziata la corsa in vista dell’anniversario che celebra il patrimonio delle incisioni rupestri
Sul campo. Una visita guidata alle incisioni
Sul campo. Una visita guidata alle incisioni
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Gli anni che finiscono con un nove, a quanto pare, portano bene alla Vallecamonica, se è vero che nel 1909 l’arte rupestre camuna fu segnalata per la prima volta al Touring club italiano (data assunta quindi come inizio delle scoperte delle incisioni) e che nel 1979 l’arte rupestre valligiana fu inserita, quale primo sito italiano, nella lista del patrimonio mondiale dell’Unesco.

Il prossimo anno, quindi, potrebbe e dovrebbe essere foriero di novità. Per prepararsi come si deve, la Comunità montana, ente gestore del gruppo istituzionale di coordinamento del sito Unesco (Gic) sta pensando a una lunga serie di iniziative per celebrare i due compleanni (i 110 anni dalle prime indagini e i quaranta dall’entrata nel Patrimonio mondiale dell’umanità).

Se i progetti «sono tutt’oggi in fase di programmazione», ad anticipare e preparare le celebrazioni sono tre bandi che puntano a coinvolgere i più giovani attraverso l’approfondimento del vasto patrimonio di ricerche, studi e pubblicazioni sull’arte rupestre del territorio camuno.

Progetti. Il primo concorso messo in campo seleziona un laureando o neolaureato che svolga una catalogazione sistematica di tutte le pubblicazioni inerenti il sito Unesco della Vallecamonica, mentre il secondo (tecnicamente una call for thesis a livello internazionale) chiede a tutti quanti hanno realizzato ricerche e tesi sul sito Unesco di inviare un estratto del loro lavoro, al fine di preparare una pubblicazione e un convegno specifico. Infine il terzo bando (una call for papers internazionale) si rivolge a chi ha svolto progetti educativi e didattici in campo archeologico, chiedendo di documentare la loro attività in una relazione: anche tutto questo materiale raccolto verrà poi pubblicato e divulgato nell’ambito di un convegno a tema.

A finanziare gli interventi è la Comunità montana, anche attraverso alcuni contributi già ottenuti.

Alla vigilia del 2019 l’arte rupestre camuna diverrà quindi il punto di partenza per un progetto di sviluppo della Vallecamonica-Valle dei Segni, attraverso un programma intitolato «1909 / 1979 / 2019». Informazioni, bandi e riferimenti sono consultabili sul sito www.cmvallecamonica.bs.it.

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