Valcamonica

Riscaldamento rotto, freddo in classe: colpa di un guasto elettrico

«I recenti malfunzionamenti sono da ricondurre a anomalie elettriche» che vanno risolte dalla scuola, non dalla Provincia
L'istituto Olivelli Putelli a Darfo Boario Terme - © www.giornaledibrescia.it
L'istituto Olivelli Putelli a Darfo Boario Terme - © www.giornaledibrescia.it
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Un guasto all’impianto elettrico e dunque non di competenza della Provincia. C’è questo, come riportato in una nota, dietro al riscaldamento non funzionante all’istituto superiore Olivelli Putelli di Darfo Boario Terme, dove nei giorni scorsi alcuni studenti avevano disertato le lezioni in segno di protesta.

«I recenti malfunzionamenti sono da ricondurre a anomalie elettriche all'interno della scuola, che hanno causato basse tensioni che, a loro volta, hanno innescato le corrette procedure di sicurezza all'impianto termico, determinando il blocco delle centraline di regolazione, delle pompe elettroniche e dei generatori di calore. Tali disservizi elettrici non sono da imputare a una cattiva gestione della Provincia». L'ente ha dunque chiesto al conduttore degli impianti termici un intervento immediato. Controlli alla rete hanno evidenziato che il disservizio era provocato da un problema interno all’edificio della scuola, per cui anche l'impianto di riscaldamento ha continuato ad avere malfunzionamenti.

«La Provincia di Brescia quindi non può garantire il corretto funzionamento dell'impianto di riscaldamento finché non verrà risolto il guasto elettrico che, trovandosi dopo il contatore, deve essere risolto dalla scuola e tale evenienza è stata comunicata alla dirigenza dell'istituto».

Non è finita qui. Ancora prima del guasto al blocco del riscaldamento c’erano dei problemi nella gestione dell’impianto, tanto che - dopo segnalazioni di temperature troppo basse - i tecnici della Provincia sono intervenuti per verificare. «In alcune aule le valvole termostatiche erano risultate chiuse, manomesse, oppure bloccate a causa dell'usura. Sono state sostituite e all'istituto è stato raccomandato di non tenere accese le pompe di calore negli uffici, soprattutto nelle stanze in cui sono presenti le sonde di rilevazione della temperatura, e di diminuire - e controllare - i momenti in cui le finestre vengono aperte per il riciclo d'aria».

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