Valcamonica

Orsi in aumento nel Bresciano, «con accorgimenti possiamo conviverci»

Sarebbero soprattutto giovani esemplari maschi in esplorazione. Crescono anche le presenze dei lupi
M76, maschio di 3 anni: l’orso è stato immortalato dalle telecamere a Lavenone - © www.giornaledibrescia.it
M76, maschio di 3 anni: l’orso è stato immortalato dalle telecamere a Lavenone - © www.giornaledibrescia.it
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L’avvistamento più recente è di qualche giorno fa. In Valle Camonica. E il segno del passaggio sono le carcasse di tre pecore. Sbranate da un orso nei boschi della zona sopra Grevo di Cedegolo. «L’orso bruno sta tornando a frequentare i boschi delle valli bresciane. Per ora soprattutto con incursioni annuali di giovani maschi in esplorazione, ma viste le segnalazioni degli ultimi anni ci attendiamo anche l’arrivo delle prime femmine nelle zone di confine con il Trentino» sostiene la Polizia provinciale di Brescia.

Un tema più che mai attuale dopo la morte del runner trentino Andrea Papi ucciso proprio da un orso che il Tar ha vietato di abbattere, annullando l’ordinanza firmata dal presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti.

Gli orsi in provincia

«Non è un animale aggressivo, anche se la grossa mole e la forza fisica lo rendono potenzialmente capace di ferire o uccidere una persona» spiega la Polizia provinciale che assicura: «Con pochi accorgimenti e rispettando alcune regole possiamo avere una corretta convivenza con gli orsi ed evitare eventuali spiacevoli situazioni».

Stando ai dati provinciali nel 2022, tra Alto Garda e Valsabbia, Valle del Caffaro e Valtrompia e Valle Camonica, sono stati registrati 35 indici di presenza orso sul territorio bresciano. In due casi si trattava di femmine. La prima era stata avvistata con un cucciolo tra Storo e Bagolino, mentre la seconda è stata segnalata con due cuccioli al Passo del Tonale tra Ponte di Legno e Vermiglio.

«Dal 2000 ad oggi, in 23 anni di presenza dell’orso in provincia di Brescia, si sono verificati 80 eventi di danno causati dal plantigrado» scrive la Polizia provinciale in un report. «In particolare si sono avute predazioni a carico di 100 capi domestici (ovini caprini, equini eavicoli) e 70 arnie distrutte e danneggiate. I danni hanno un andamento altalenante legato soprattutto all’indole dei singoli soggetti».

I lupi in provincia

E se l’orso si è fatto vivo qualche giorno fa, l’attenzione è anche sui lupi. Avvistati sempre in Vallecamonica. «Il lupo sta tornando naturalmente a ripopolare le Alpi e la Pianura grazie ad una grande capacità di dispersione, vedasi ad esempio il percorso effettuato dalla lupa soccorsa a Lonato, liberata in zona con radio collare e tornata in Appennino in poco piu di 30 giorni» scrivono gli agenti della Provinciale. Alla luce dell’ultimo monitoraggio, nel Bresciano sono segnalate le presenze di due branchi: al Tonale, «con un numero massimo, in contemporanea, di quattro esemplari», e quello con tre esemplari capaci di arrivare fino a Corteno Golgi. «Durante l’anno - viene spiegato - si sono registrate segnalazioni di singoli esemplari in diverse zone della provincia e, nello specifico, nell’Alto Garda/Valle Sabbia e sulle colline moreniche del Garda».

Ed è di un anno fa l’incidente stradale lungo la 45 bis in cui a Gavardo un lupo venne ucciso travolto da un’auto. Per gli studiosi: «Ciò fa presupporre che l’area sia utilizzata dagli esemplari come naturale “canale” transito tra Appennino-Pianura-Alpi».

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