Valcamonica

Omicidio Ziliani, il processo al «trio criminale» alle battute finali

Oggi spazio alle difese delle figlie Silvia e Paola e del fidanzato Mirto poi tocca alle parti civili
Silvia Zani in aula davanti alla Corte d'Assise di Brescia - © www.giornaledibrescia.it
Silvia Zani in aula davanti alla Corte d'Assise di Brescia - © www.giornaledibrescia.it
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La Procura della Repubblica ha fatto le proprie richieste alla fine di settembre. Ergastolo per tutti e tre gli imputati. Oggi a palazzo di giustizia toccherà alle difese e poi alle parti civili. A seguire, già nel pomeriggio oppure domani a seconda di quanto dureranno gli interventi degli avvocati, eventuali repliche e poi la camera di consiglio.

Siamo alle battute finali per il processo di primo grado in Corte d’Assise per l’omicidio e l’occultamento del cadavere di Laura Ziliani, la donna di 55 anni, ex vigilessa, scomparsa da Temù l’8 maggio del 2021 e trovata senza vita esattamente tre mesi dopo nei pressi del fiume Oglio, a poche centinaia di metri dalla casa di famiglia.

In aula

Per il delitto sono imputate due delle tre figli della donna, Silvia e Paola Zani, la maggiore e la minore, insieme al fidanzato della più grande, il bergamasco Mirto Milani. I tre, che sono stati definiti dagli inquirenti «il trio criminale» hanno confessato. Sia in carcere davanti al pubblico ministero che poi in aula durante le udienze del processo. I tre sono stati iscritti nel registro degli indagati alla fine di giugno del 2021 ma già pochi giorni dopo la scomparsa della donna erano emersi una serie di elementi incongruenti ed erano stati avviati degli accertamenti. Tra questi le intercettazioni telefoniche e ambientali che avevano riportato le insolite attenzioni dei tre per il patrimonio della donna scomparsa e per quello che avrebbero potuto guadagnare dalla sua morte.

Il 24 settembre i carabinieri di Breno avevano eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere ai danni dei tre indagati che da allora sono in cella. Silvia e Paola Zani e Mirto Milani avevano sempre comunque mantenuto la loro versione, e cioè che la donna fosse scomparsa durante un’escursione. In carcere però Mirto si è confidato con un compagno di cella che ha poi raccontato ai carabinieri quanto aveva ascoltato.

Materiale entrato nel fascicolo dell’inchiesta e che gli indagati hanno visto quando è stata notificata loro la chiusura indagini. A quel punto Mirto è crollato e nei giorni successivi anche le sorelle Zani hanno ammesso di aver ucciso la madre. Quando si è aperto il processo, il 27 ottobre 2022, i tre imputati sono entrati in aula rei confessi.

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