Valcamonica

In fuga dal caldo: boom di presenze e di prenotazioni nei rifugi bresciani

Oggi si celebra l’apertura ufficiale della stagione Sono 42 le strutture nel Bresciano tra le quali scegliere
Meta classica: il rifugio Bozzi in Alta Valcamonica - Foto © www.giornaledibrescia.it
Meta classica: il rifugio Bozzi in Alta Valcamonica - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Parcheggi belli pieni, sentieri con colonne di persone che salgono (e scendono), prenotazioni per mangiare un piatto di pasta (e non solo) sold out. È l’estate 2022 dei rifugi bresciani che, godendo del gran caldo in pianura, assistono da qualche settimana al crescere di escursionisti e di avventori.

Nelle valli e sul Garda

Sono 42 le strutture bresciane , distribuite soprattutto nelle valli, con la Valcamonica a primeggiare, e nell’alto Garda, tra rifugi a bassa quota, raggiungibili anche in auto, come il Crocedomini e il Tassara, oppure dopo una lunga e impegnativa camminata di qualche ora, come il Maria e Franco al Passo Dernal o il Garibaldi al Venerocolo.

Complice da un lato la bella stagione, arrivata piuttosto in anticipo, e dall’altro la scarsità di neve dello scorso inverno, le attività bresciane, anche quelle alle cime più elevate, sono già aperte da settimane. Ma è idealmente da oggi in occasione della Giornata regionale per le montagne lombarde, che si celebra l’apertura della stagione turistica ed escursionistica.

Il progetto #FG4M

L’iniziativa punta a promuovere e valorizzare i territori montani e a sostenere la gente che ci vive e lavora, salvaguardando le risorse naturali e diffondendone le culture e gli stili di vita. Dai primi dati legati alle prenotazioni e agli spostamenti, l’estate 2022 dovrebbe registrare un grande boom di presenze di famiglie ed escursionisti sui rifugi e sulle montagne bresciane. Giovani e famiglie.

È anche per questo che martedì a Palazzo Pirelli sarà presentato il progetto «#FG4M: famiglie e giovani in montagna», promosso dal Cai e Assorifugi Lombardia per far vivere gratuitamente ai ragazzi fino a 16 anni un’esperienza in un rifugio alpino. Sino a fine settembre si potrà scegliere tra le strutture indicate sul sito www.cailombardia.org, ricevendo un voucher gratuito per due notti con trattamento di mezza pensione. L’obiettivo è avvicinare sempre di più i giovani e le famiglie alle vette, facendo apprezzare e riscoprire la cultura montana e offrendo un piccolo sostegno a chi in montagna vive e lavora ogni giorno, proprio come rifugisti e malghesi. Per la Regione Lombardia è sempre più necessario «sviluppare politiche per la montagna ancora più incisive non solo nell’ottica delle Olimpiadi invernali, ma anche su temi importanti come il turismo, la cultura del cibo e le sue tradizioni. Quando rimane viva e vissuta, la montagna è una sicurezza per tutti. È una grande opportunità per la Lombardia soprattutto nella fase di ripartenza post emergenza».

Il Girarifugi

Una delle iniziative storiche per promuovere le strutture delle terre alte è il «Girarifugi e alpeggi», azione di Assorifugi Lombardia che premia i camminatori più assidui. Sino a fine settembre è possibile raccogliere il timbro della struttura visitata su un’apposita tessera e, una volta ottenuti 25 stampi, si potrà richiedere il premio. Sono centinaia le persone che, ogni anno, si fanno coinvolgere con la scusa della competizione, che in realtà è un modo per far conoscere tutte le strutture alpine in quota.

Uno dei rifugi da non perdere nell’estate 2022 è il Città di Lissone in Valle Adamè, che negli scorsi giorni ha organizzato una festa per celebrare il cinquantesimo della struttura, costruita sui ruderi di una caserma militare della Grande guerra.

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