Valcamonica

Guerra in Ucraina: «DomaniZavtra» in aprile nuovo viaggio per gli aiuti

I volontari stanno facendo colletta di beni e offerte da tutta la provincia, come avviene dai primi giorni seguenti all’invasione
Scatoloni con i beni di prima necessità per l’Ucraina © www.giornaledibrescia.it
Scatoloni con i beni di prima necessità per l’Ucraina © www.giornaledibrescia.it
AA

Scatolone dopo scatolone, bancale dopo bancale si va componendo l’ennesimo tir di aiuti in partenza dalla Valcamonica alla volta dell’Ucraina, per continuare a lenire, almeno in parte, le sofferenze di una popolazione che da tredici mesi vive sotto le bombe. I volontari dell’associazione DomaniZavtra stanno facendo colletta di beni e offerte da tutta la provincia, come avviene dai primi giorni seguenti all’invasione del 24 febbraio 2022. L’obiettivo è riempire un nuovo convoglio che dovrebbe mettersi in strada nella prima parte di aprile.

Le necessità non sono cambiate: servono generi alimentari, medicinali, prodotti per l’igiene e vestiario, perché le attività belliche continuano a rendere sempre più difficile reperire questi prodotti. Tutti i canali sono aperti: sia la consegna nella sede di Darfo, sia con collette nei vari paesi del Bresciano, com’è avvenuto sabato scorso a Borno, quando Comune e gruppo alpini hanno raccolto in sede, in farmacia e al supermercato (biscotti, brioche, cibo secco e a lunga conservazione e medicine come paracetamolo, nurofen e sciroppo tosse bimbi, garze e cerotti).

In vista della Pasqua, l’invito è a non dimenticarsi di chi sta soffrendo: anche piccoli gesti possono essere significativi in un periodo in cui, forse, la solidarietà verso questa tragedia sta leggermente calando.

«La nostra attività a sostegno dell’Ucraina non si ferma - afferma il presidente di DomaniZavtra Diego Simonini -, ad aprile abbiamo in programma l’invio di un carico di aiuti, con un tir che partirà da Pisogne e giungerà a Chernihiv, dove i nostri amici ucraini distribuiranno i beni. Generi che rappresentano un aiuto importante: la guerra rende sempre più difficile reperire questi prodotti e per noi garantire un aiuto in continuità risulta ancora più complicato. Mi rivolgo a chiunque possa sostenerci, sia attraverso la raccolta fondi sia con la donazione di beni di prima necessità».

In tutto il sodalizio ha organizzato e consegnato in Ucraina o al confine una decina di tir e oltre 20 furgoni di grande capienza, per circa 200 tonnellate di aiuti tra alimenti, farmaci, vestiario, coperte, presidi medico-chirurgici, apparecchi medicali, gruppi elettrogeni, candele, torce elettriche, batterie. Arrivate oltreconfine anche una decina di ambulanze attrezzate. È sempre attivo l’Iban IT03N0306909606100000128584.

Icona Newsletter

@Buongiorno Brescia

La newsletter del mattino, per iniziare la giornata sapendo che aria tira in città, provincia e non solo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia