Da lunedì si torna a sciare: il punto per gli impianti bresciani

Finalmente si torna a sciare. O almeno ci si prova. Perché l’apertura degli impianti di risalita autorizzata dal Governo a partire da lunedì 15 febbraio è una gran buona notizia per le località montane che vivono di turismo, ma è densa di incognite e non priva di restrizioni anti Covid.
Il comprensorio Adamello Ski Ponte di Legno Tonale, il più grande sul territorio bresciano per demanio sciabile è posto sul confine di due regioni, Lombardia e Trentino e con l’attuale divieto di spostamento fra Regioni diventa un problema. Inoltre il Trentino ha dato il via libera all’apertura degli impianti solo dal 17 febbraio. Lunedì intanto le prime piste ad aprire saranno quindi quelle della parte lombarda del comprensorio, quindi quelle di Temù, Ponte di Legno e del Passo Tonale con la pista Paradiso e fino al sacrario militare che coincide con il confine regionale. Da mercoledì 17 l’offerta si dovrebbe completare con la parte di piste del versante trentino del Tonale, ma la conferma dell’apertura di questa parte del comprensorio è legata alle possibilità di spostarsi tra Regioni se entrambe rientrano ancora nella zona gialla. «L’apertura degli impianti è ossigeno per la nostra comunità che vive di turismo - spiega il sindaco di Ponte di Legno Ivan Faustinelli - anche se quest’anno non avremo stranieri, gite scolastiche e settimane bianche.
Nonostante le incertezze dovute alla precarietà della situazione che dipende anche dall’evoluzione dei contagi da coronavirus abbiamo la fortuna di avere le società che gestiscono gli impianti di risalita a partecipazione pubblica disposte quindi a lavorare anche in perdita pur di far ripartire l’economia della zona. Anche due mesi di stipendi per i numerosi stagionali consentiranno di tirare a campare fino all’estate sperando poi che tutto torni alla normalità». Intanto la sciata sarà possibile a numero programmato. «Dovendo contingentare il numero degli sciatori sulle piste, lo skipass andrà acquistato online sul sito del Consorzio prima dell’arrivo in località – spiega Michele Bertolini, direttore del Consorzio - In questo modo l’utente avrà la certezza di poter sciare nel giorno che preferisce e noi avremo la situazione sempre sotto controllo». Sull’e-shop del Consorzio sono disponibili le varie modalità di acquisto degli skipass, dal giornaliero al mini abbonamento e la possibilità di ricevere lo skipass a casa. Per l’accesso agli impianti è inoltre obbligatorio l’uso della mascherina chirurgica. Gli altri comprensori. Tutto pronto per l’apertura anche a Montecampione e Borno, due comprensori camuni anche le società di impianti si troveranno comunque esposte ad un rischio imprenditoriale molto elevato per i mancati introiti e il rischio di eventuali cambi di colore. Ma di questi tempi si ricorre al proverbio popolare: meglio piuttosto che niente.
In Maniva. La troppa neve, aggiunta agli sbalzi termici, ha reso il manto instabile e pericoloso. In particolare una grande frattura preoccupa il nivologo della Provincia che ha raccomandato la chiusura della strada Sp 345 delle Tre Valli dalla località Pineta al rifugio Bonardi. Cinque chilometri di strada interdetta al transito in attesa che si stacchi la valanga e invada la sede stradale. «Se accade quanto prima - sottolinea il consigliere provinciale con delega alla viabilità Andrea Ratti - siamo in grado con i nostri mezzi in due ore di liberare la strada e consentire di riaprire il comprensorio. Mi rendo conto dei disagi che questo comporta, ma in ballo è l’incolumità pubblica».
I disagi, prima ancora per i turisti amanti del Maniva, sono per il personale e le famiglie che dipendono dall’apertura della stazione.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato
