Valcamonica

Con bachi da seta e gelsi, la Valcamonica torna alle sue radici

Il progetto della Scuola cattolica a Capo di Ponte mira a recuperare la «gelsibachicoltura». Giovedì la presentazione
IN VALCAMONICA RITORNA IL BACO DA SETA
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Sviluppare un’attività agricola e artigianale che si è ormai persa in Valcamonica: la coltivazione di piante di gelso e l’allevamento dei bachi da seta, per il recupero, la valorizzazione e la diffusione del patrimonio storico, culturale e ambientale della gelsibachicoltura. È il nuovo progetto della fondazione Scuola cattolica di Vallecamonica, finanziato dalla Comunità bresciana e sostenuto dalla Comunità montana con il coinvolgimento dell’Associazione produttori agricoli Valcamonica Apav e di Crea, Centro di ricerca agricoltura e ambiente di Padova.

Come una volta

Sono già partite le attività per creare aree adibite alla coltivazione del gelso e dell’allevamento dei bachi da seta, tra cui un gelseto collezione che raccolga molteplici varietà e un allevamento di bachi nella sede del Cfp Marcolini, gestiti dagli studenti. La comunità locale sarà invitata a segnalare la presenza di piante storiche di gelso, così da permetterne la mappatura e la replicabilità in un impianto la cui realizzazione completa avverrà nei prossimi due-tre anni. L’ambizione è il recupero completo della filiera.

La coltivazione del gelso e l’allevamento del baco da seta erano diffusi sino a qualche decennio fa in Valle, dove si trovano ancora alcuni esemplari di gelso, e ricoprivano un ruolo significativo nella storia ed economia agricola del territorio camuno. Nei mesi scorsi è stata portata avanti una prima sperimentazione, con gli studenti dei corsi Allevamento, Agricolo e Sartoria del Cfp Marcolini, guidati dai docenti Marco Cicci ed Elena Maiocchi, che si sono cimentati nella gestione di un piccolo allevamento e nella coltivazione di alcune piante nella scuola a Breno.

Il progetto sarà illustrato giovedì alle 20.30 nella fondazione Scuola cattolica a Cemmo dall’esperto Alessio Saviane di Crea (prenotazioni 366.3139389). Alla presentazione c’erano Massimo Ghetti, presidente fondazione Scuola cattolica, Gian Battista Sangalli, (servizio Gestione del territorio Comunità montana), Stefano Plona (Apav) e Piergiuseppe Caldana (Comunità bresciana).

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