Valcamonica

Cadavere a pezzi: nessuna risposta dalle impronte digitali

È stato prelevato anche il dna dal corpo ritrovato a Borno e gli inquirenti sperano possa corrispondere ad un profilo genetico già conosciuto
La Scientifica sul luogo del ritrovamento del cadavere a Borno - Foto © www.giornaledibrescia.it
La Scientifica sul luogo del ritrovamento del cadavere a Borno - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Da una prima analisi delle impronte digitali non è stato possibile dare un’identità al cadavere trovato a pezzi in quattro sacchi dell’immondizia in una scarpata a Borno.

È stato prelevato anche il dna e gli inquirenti sperano possa corrispondere ad un profilo genetico già conosciuto alla banca dati delle forze dell’ordine.

Il cadavere di donna, nuda e con capelli neri di media lunghezza, era in almeno 15 pezzi e il viso risulta sfigurato dal fuoco.

Non è stato possibile, per il momento, stabilire l'epoca della morte della vittima: l'ipotesi, infatti, è che i resti umani, alla luce del loro buono stato di conservazione, possano essere stati congelati e custoditi per diverso tempo.

In zona non risultano recenti denunce di donne scomparse e i Carabinieri di Breno non possono escludere nulla. Da Souad, svanita nel nulla quasi quattro anni fa in città, al caso del killer, mai identificato di Lecco, che ha ucciso almeno tre prostitute, sono tante le piste che gli uomini dell’Arma vogliono verificare. E tra i primi accertamenti disposti c’è la verifica delle targhe delle auto transitate negli ultimi giorni sotto i portali elettronici installati a Borno.

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