Business and finance, «preparazione per la vita»: parlano gli studenti

La classe che ha inaugurato il primo anno del corso di Business and finance è composta per metà da studenti stranieri, provenienti da 19 paesi diversi. Russia, Turchia, Marocco, Montenegro: sono solo alcune delle nazioni d’origine dei ragazzi e delle ragazze accolti nel campus di Mompiano dell’Università Cattolica di Brescia. Una caratteristica apprezzata dagli stessi studenti, come racconta Michael: «Sono nato in Irlanda ma ho un genitore italiano e uno irlandese, vivo in Italia da molti anni. Questo corso è una bella esperienza perché siamo divisi in studenti italiani e studenti internazionali: è davvero un mondo vasto e multiculturale e la sede è molto bella e innovativa. Ho scelto questo corso perché è interamente in lingua inglese – aggiunge –. Punto ad approcciarmi al lavoro in un mondo in cui si può usare l'inglese liberamente e magari anche viaggiare».
Il triennio e il proseguimento
Nei tre anni del corso gli studenti, oltre alle lezioni, incontrano esperti del settore, seguono seminari, si applicano in lavori individuali e di gruppo, analisi di dati e casi di studio. Sono previste anche iniziative in collaborazione con le aziende del territorio. Alla fine del triennio le lauree conseguite dai ragazzi e dalle ragazze saranno due, grazie all’attivazione di un programma «dual degree» con un’università straniera.
«Ho scelto la Cattolica a Brescia perché mi è piaciuta l’offerta del corso, che combina finanza e business», racconta May, una studentessa venuta a studiare al nuovo corso dell’UniCatt dal Marocco. «Per me ciò che conta è che qui posso migliorarmi in questi ambiti di studio», dice Ivan, trasferitosi a Brescia dalla Russia. L’aspettativa di molti studenti e studentesse è non solo di imparare delle discipline teoriche, ma anche di acquisire un metodo per comprendere il mondo contemporaneo: «Mi aspetto di essere capace di capire nel profondo come funzionano le cose attorno a me, lavorare e fare ciò che mi piace», dice un’altra ragazza. «Questo corso mi dà delle abilità che mi serviranno non solo nel business ma anche nella vita», afferma uno dei quattro studenti bulgari iscritti al corso.
Obiettivi e soddisfazione
Gli obiettivi sono vari: «Il mio è tornare nel mio paese d’origine e trovare lavoro lì», racconta Giada, venuta dall’Honduras ma con padre italiano.
Da più testimonianze si raccolgono apprezzamenti verso la città: «Mi piace molto: non è troppo grande né troppo affollata, ha la dimensione perfetta», dice Natalija dal Montenegro. «La facoltà e tutto lo staff dell’università ci hanno accolti benissimo», racconta una studentessa indiana. Croazia, Serbia, Montenegro, Romania, Azerbaigian, Germania, Brasile, Cina e Pakistan sono gli altri luoghi da cui provengono gli studenti del nuovo corso. Secondo Marco Allena, preside di Economia e giurisprudenza, una delle due facoltà che promuovono il nuovo corso, questa partecipazione dall’estero «è il riconoscimento a una delle città più ricche e produttive d’Italia, Brescia, con un export fra i più alti d’Europa».
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